venerdì, marzo 05, 2010

Mostra ad Acquapendente: Acquapendente e l'Alto Lazio nei diari e nelle testimonianze dei viaggiatori (XIV - XIX secolo)

Da visitare presso la biblioteca comunale di Acquapendente, la mostra
"Acquapendente e l'Alto Lazio nei diari e nelle testimonianze dei viaggiatori (xiv - Xix secolo)."
L'iniziativa è stata realizzata nell'ambito della
"Festa dei Musei, biblioteche e Archivi Storici del Lazio"
, organizzata dalla Regione Lazio, che si è svolta a Roma nel mese di febbraio.La mostra riguarda le testimonianze lasciate da tanti viaggiatori e uomini illustri che hanno percorso prima la via Francigena, poi la consolare Cassia, diretti o di ritorno da Roma: Acquapendente, nata e cresciuta sulla strada Cassia, ne è stata condizionata dal punto di vista politico, culturale ed economico. Un grande numero di viaggiatori si trovarono a transitare nel territorio del comune: pellegrini, protagonisti della vita politica europea ed italiana, militari e truppe spesso "ostili"; imperatori e pontefici, artisti, prelati, gente comune, ma anche appassionati viaggiatori stranieri e celebri letterati: tutti andavano o tornavano da Roma. Ed è grazie agli scrittori che, nel corso dei secoli e specialmente nel periodo in cui il viaggio in Italia (il Grand Tour) veniva considerato una specie di iniziazione culturale, si è costituito un ricco patrimonio di testimonianze sui paesi attraversati nel viaggio e quindi anche su Acquapendente. Giacomo Casanova, Michel di Montaigne, Charles Dickens e tanti altri illustri personaggi hanno descritto, talvolta con impressioni contrastanti, l'aspetto geografico e sociale della zona; ne hanno riportato, con differente sensibilità, curiosità e fatti che hanno percepito al momento del passaggio. Gli artisti, inoltre, hanno lasciato sui loro taccuini di viaggio, schizzi della città che, nella maggior parte dei casi, sono ancora sconosciuti.
"Vicino alla strada maestra, discosto di qualche passi a man dritta a sei miglia di Montefiascone, o in quel torno, c'e un bagno nomato …. posto in una grandissima pianura - annota De la Montaigne nel suo diario parlando della Cassia - Et a tre miglia, o quattro, del monte piú vicino fa un piccolo lago : all'un termine del quale si vede una grossa polla bollir gagliardamente, e buttar acqua da abbruciare. Puzza assai al solfo, e fa una schiuma, e fece bianca. Di questa polla d'una banda nasce un condotto, il quale mena l'acqua a duo bagni che sono in una casa vicino. La qual casa è sola con assai stanzette, ma cattive. Non credo, che ci sia gran calca. Se ne beve sette giorni dieci libre per volta : ma bisogna lasciare l'acqua un po' rinfrescare prima, per levarli quel calore, come si fa al bagno di Preissac. Il bagno si prende altrettanto. Questa casa, & il bagno, s'affitta cinquanta scudi. Ma oltra questo utile delli ammalati che ci vanno alla primavera, colui il quale la tiene a pigione, vende certo fango che si tira del detto lago : il qual fango serve à cristiani, disfacendolo con oglio caldo per le rogne ; o vero alle pecore rognose, e cani, disfacendolo con acqua. Quello fango, quando lo vende in terra a some 2 giuli la soma : quando in palle secche a sette quattrini per una. Ci riscontrammo assaissimi cani del Cardinal Farnese, li quali erano menati là per farli bagnare. Circa tre miglia di là giunsimo a Viterbo. Era tal ora, che bisognò fare tutto una del pranzo e della cena. Era io allora molto roco, e raffreddato ; & avea dormito vestito su una tavola a S. Lorenzo per rispetto de cimici"
In occasione di questa mostra sono esposti, per la prima volta, anche i disegni del grande artista inglese William Turner, che realizzò 4 schizzi di Acquapendente, conservati presso la Tate Gallery di Londra, due disegni di Giovanni Battista Busiri conservati al Fitzwilliam Museum di Cambridge e quelli di tanti altri anonimi disegnatori che i collezionisti locali hanno nel tempo acquisito. L'insieme dei testi, dei disegni e delle stampe costituisce un album tutto particolare dal quale scaturisce un quadro d'insieme che aiuta a ricostruire alcuni aspetti inediti della vita e del carattere di Acquapendente, allora porta d'ingresso dello Stato della Chiesa. La mostra resterà aperta fino al 5 aprile
Corriere di Viterbo Giovedì 4 Marzo 2010

1 commento:

  1. Gustosissimo il libro "Acquapendenhte e l'alto Lazio": ogni mattina ne leggo un brano a colazione, con mio marito. Ora penso di inviarne qualche stralcio anche ad amici e figli.
    Preziosissimo per le gustose "notiziole" storiche che si apprezzano: Magari ci avessero letto qualocsa ai tempi della scuola ... Quanto avremmo amato di più la AStoria, il Costume, ecc....
    Complimenti vivissimi! Bandarin Maria

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