giovedì, marzo 06, 2014

Il Lago di Bolsena: Il Lago degli Etruschi

Il lago di Bolsena, ospitato nella più grande caldera vulcanica d'Europa, impreziosito dalla presenza di due isole rocciose, la Martana e la Bisentina, residui degli ultimi crateri esplosi, ricco di acque limpidissime in ogni stagione dell'anno, esercitò fin dalla più remota antichità una particolare attrattiva nei confronti delle comunità che abitavano sulle colline circostanti e che, più volte in varie epoche, si trasferirono dai loro villaggi d'altura sulle sponde lacustri, coltivando terre fertilissime, praticando l'allevamento e, soprattutto, sviluppando le tecniche e le attrezzature per la pesca. Nell'età del ferro (ix-viii sec. a.C.) i Villanoviani (diretti antenati degli Etruschi) fondarono due grandi abitati in prossimità del lago: sulla sponda occidentale Bisenzio, costruito sopra un'altura rocciosa che si protende a picco sulle acque, e sul versante opposto il "Gran Carro", in origine situato al centro di una vasta pianura che il progressivo sollevamento del livello lacustre ha definitivamente sommerso. In epoca etrusca il bacino del lago di Bolsena fu zona di confine tra i territori di due tra le maggiori città d'Etruria, Vulci e Volsinii, mentre dalle fonti classiche sappiamo che sul suo settore sud-occidentale, collegato al Tirreno attraverso la valle del Marta, giunse anche l'influenza della potente Tarquinia. Volendo seguire un itinerario diretto alle più importanti località abitate dagli Etruschi
intorno al lago di Bolsena è opportuno iniziare con una visita ai resti della città etruscoromana di Volsinii, fondata dopo la distruzione di Velzna, l'attuale Orvieto, che i Romani rasero al suolo nel 265 a.C., deportandone i superstiti sui monti Volsini. L'ingresso agli scavi si trova a un centinaio di metri dal Castello di Bolsena, lungo la Strada Provinciale 53 (Bolsenese), e vi si può accedere anche in macchina. All'ingresso, sulla sinistra, i resti poco conservati di un vasto impianto termale del i sec. d.C. da cui, procedendo per il sentiero, si raggiunge la spianata del foro, di epoca flavia; la relativa pavimentazione è stata in gran parte asportata e riutilizzata nel corso del Medioevo per costruire il vicino quartiere del Castello, primo nucleo dell'odierna Bolsena, e la Rocca Monaldeschi, sede del Museo territoriale del lago di Bolsena, dove sono esposte varie testimonianze etrusche del circondario, oltre ai resti di Volsinii. I lati nord e sud della piazza sono delimitati da due larghi assi stradali, mentre il lato ovest, rivolto verso il lago, era occupato in origine da una grande basilica che, nata come edificio pubblico in cui si amministrava la giustizia, fu trasformata sotto Costantino in luogo di culto cristiano. Scendendo la scalinata al centro del lato settentrionale del foro, una via tecta (cioè in origine coperta da una volta) passa davanti alla latrina pubblica della città e ci conduce alla zona riservata alle abitazioni private. Si entra nell'area della Casa delle Pitture, le cui stanze sono ancora oggi decorate con pregevoli affreschi del III sec. d.C., e, scendendo lungo una profonda scalinata nel sottosuolo, si accede a un ambiente sotterraneo in cui si praticavano
segretamente i riti in onore di Bacco. Poco oltre si trova la Casa ad Atrio, caratterizzata da un prezioso pavimento in marmi policromi (opus sectile) e da una grande fontana monumentale (ninfeo), circondata da nicchie che in origine ospitavano statue. Scendendo sull'attuale via Cassia (S.R. 2) e prendendo a destra raggiungiamo dopo appena 12 km San Lorenzo Nuovo che, come dichiara il nome stesso, ha origini recenti, ma nel territorio conserva importanti tracce etrusche, riferibili al grande insediamento di Civita di Grotte di Castro. Presso la chiesetta campestre della Madonna di Torano, che si può raggiungere facilmente percorrendo un sentiero che parte dal paese stesso, a meridione, sono ancora visibili molte tombe a camera, variamente utilizzate in tempi recenti. Tra queste si distingue la cosiddetta Tomba della Colonna, a unico grande ambiente, con banchine funebri sui lati e il soffitto a doppio spiovente, sostenuto al centro da una colonna tuscanica, anch'essa ricavata nel masso tufaceo. Tornati sulla via Cassia e dirigendoci verso nord, prima di raggiungere Acquapendente attraversiamo l'altopiano di Campomorino, dove si concentrano le presenze etrusche del territorio. In località Casale Lutinanino esisteva una piccola necropoli di tombe a camera databili nel periodo ellenistico (iv-ii sec. a.C.); fino a qualche anno fa si potevano osservare un paio di sepolture, una delle quali, visibile solo dall'esterno a causa del crollo del soffitto, presentava nella camera principale varie deposizioni ricavate in fosse e in loculi, mentre un'altra, a cui si accedeva dall'antico ingresso, presentava una pianta a croce greca e il soffitto dell'atrio a doppio spiovente, con il trave di colmo e i travicelli trasversali scolpiti ad imitazione di un tetto domestico. Superata Acquapendente, proseguendo sempre verso nord lungo la via Cassia, appena prima del Ponte Gregoriano che scavalca il Paglia, al bivio giriamo a sinistra, imboccando la S.P. 52 (Procenese) e raggiungiamo Proceno dopo un tragitto di appena dieci minuti. Suggestiva è la posizione dell'abitato, arroccato sopra una rupe imprendibile, in epoca etrusca appartenente al territorio della città/stato di Chiusi, tanto che la tradizione vuole che il mitico re chiusino Porsenna abbia trovato sepoltura sopra un poggio nelle vicinanze del paese (Poggio Porsenna), lasciando retaggio del proprio nome nel nome stesso di Proceno. Tornati indietro fino alla via Cassia, che percorreremo a ritroso fino ad Acquapendente, attraversiamo di nuovo l'abitato e svoltiamo a destra all'incrocio tra la via Cassia e la S.P. 124 (Torretta), in direzione di Grotte di Castro; il tragitto è breve e ci conduce nel territorio più ricco di testimonianze etrusche dell'intero bacino lacustre. In paese merita senz'altro una visita il Museo civico archeologico, dove sono esposti corredi funerari di epoca arcaica provenienti dalle necropoli della zona, relative al grande insediamento sorto sull'altura di Civita (Salpinum?); scendendo da Grotte verso il lago lungo la S.P. 48 (Gradoli-Grotte di Castro), dopo aver costeggiato per un certo tratto sulla sinistra il pianoro tufaceo di Civita, si raggiunge il parco archeologico di Pianezze, dove si possono ammirare, scavate in un costone di tufo, una ventina di grandi tombe a camera con interni scolpiti e, in un caso, dipinti. Dalla necropoli di Pianezze proseguiamo in direzione del lago di Bolsena e, al primo incrocio, voltiamo a destra, verso Gradoli, proseguendo per la S.P. 212 di Gradoli (già Strada Statale 489) che, però, lasciamo ben presto, dopo appena un chilometro, girando a sinistra all'incrocio con la S.P. 114 (Lago di Bolsena), per dirigerci alla volta della sponda lacustre di Capodimonte: dopo un tragitto di circa otto chilometri percorso a ridosso delle sponde lacustri, saremo suggestionati dalla verde mole di Monte Bisenzo, sede di un abitato etrusco (Bisenzio) che, sviluppandosi nell'entroterra, arrivò a estendersi fino alla collina della Palazzetta, coprendo un'estensione di ben 85 ettari; il sito, organizzato a parco archeo-naturalistico, è raggiungibile attraverso un sentiero che si stacca sulla sinistra della Strada Provinciale al culmine della salita corrispondente all'ingresso nell'area dell'antico abitato. Terminata la visita e tornati sulla S.P. 114, ne percorriamo l'ultimo tratto che si immette sulla S.P. 8 (Verentana), all'incrocio voltiamo a sinistra e ci immettiamo sul lungolago di Capodimonte, proseguendo poi per Marta, distante poco più di due chilometri. Dopo aver attraversato l'abitato lungo la centrale via Laertina, oltrepassiamo
il fiume omonimo del borgo, unico emissario del lago di Bolsena e, in epoca etrusca, via di comunicazione di primaria importanza tra la costa tirrenica e la Val di Lago volsiniese, direttamente collegata dal fiume anche ai grandi centri etruschi di Tarquinia e di Tuscania. Presso la bocca del Marta si erge il colle di Cornossa, già sede di un abitato etrusco a cui si deve la presenza delle necropoli sparse nel territorio. Lasciata Marta, possiamo raggiungere direttamente Montefiascone lungo la S.P. 8 oppure, percorrendo nella stessa direzione la strada sterrata che lambisce la sponda lacustre e che conduce al lido di Montefiascone, dopo un paio di chilometri arriviamo nella zona in cui, anni addietro, furono scoperti i resti di un santuario etrusco, frequentato tra il VI e il III sec. a.C. Proseguendo oltre lungo la stessa strada, dopo pochi minuti incontriamo nuovamente l'asfalto e ci immettiamo sulla S.P. 16 (Lago di Bolsena), che sale verso Montefiascone, il centro più grande e più longevo del circondario lacustre, sorto su un colle tra i più elevati dei monti Volsini, da cui si gode un panorama stupendo del lago di Bolsena, e lo sguardo può spaziare tra il mar Tirreno e gli Appennini, tra il monte Amiata e il monte Cimino. La fase etrusca dell'abitato è documentata sia sul culmine del sito, dove nel corso del Medioevo venne costruita la cosiddetta "Rocca dei Papi", sia nell'immediato circondario, dove nel secolo scorso sono state localizzate piccole necropoli databili per lo più in epoca ellenistica (iv-ii sec. a.C.). Recenti scavi archeologici condotti sotto le strutture medievali della Rocca, hanno portato alla scoperta di stratificazioni contenenti sia materiali protostorici sia materiali etruschi, cronologicamente compresi tra il VII e il III sec. a.C., oltre ai resti di una potente struttura muraria, forse difensiva, realizzata in opera quadrata, con grossi conci di tufo. Procedendo verso la conclusione dell'itinerario, lasciato il centro storico di Montefiascone, torniamo alla campagna visitando il colle della Civita d'Arlena, un sito immerso nella natura e inserito nel parco archeo-naturalistico di Turona, raggiungibile attraverso una strada campestre carrozzabile che, procedendo in direzione di Bolsena, si stacca dalla via Cassia al km 108,100, sulla destra, indicata da un'apposita segnaletica. Il colle di Civita, su cui si sviluppò tra l'VIII e il III sec. a.C. un importante insediamento, è percorso per tutta la sua lunghezza da un sentiero, percorribile a piedi, a cavallo o in mountain-bike, che conduce ai resti di un tempietto etrusco, costruito nel VI sec. a.C. presso una meraviglia della natura: un'enorme frattura vulcanica che ha diviso il colle e che, nell'immaginario degli Etruschi del luogo, venne interpretata come una porta aperta verso il mondo infero, dove si riteneva vivessero le divinità più venerate del territorio volsiniese. Tornati sulla via Cassia, dopo circa 7 chilometri raggiungiamo di nuovo Bolsena, dove l'itinerario alla scoperta delle testimonianze etrusche intorno al più grande lago del Lazio era iniziato e dove, ora, si conclude.

Giovedì 6 Marzo 2014

domenica, gennaio 05, 2014

Saldi D&G Tod’s Gucci e spedizione Gratuita

L’offerta si somma allo sconto: infatti tutti sanno che i saldi sono ormai iniziati e molti di noi hanno già cominciato le loro odissee “shoppingare” al seguito per la maggior parte delle volte della dolce metà.
Alcuni in verità hanno i loro negozi preferiti, o pur fingendo di non volersi far coinvolgere dalla frenesia del saldo, hanno lanciato qualche sguardo furtivo verso le vetrine alla ricerca dei prodotti più desiderati.
Oggi però, sia per coloro che vogliono star lontani dalle resse dello shopping, sia per coloro che ricercano in ogni dove il prezzo migliore non è possibile ignorare i saldi online sul web!
Tutto questo preambolo si dirà, per presentare una boutique del centro Italia, solo a pochi chilometri da Viterbo, che dopo aver inaugurato il proprio store online alla fine del 2012, propone oggi una gamma di offerte su tutta una serie di borse, calzature ed accessori dei migliori marchi dell’alta moda.
i Saldi in questione infatti coinvolgono marchi come D&G, Tod’s, Pinko, Gucci, Armani, Michael Kors, ASH, Serafini ed altri.
Le disponibilità dei vari prodotti in promozione sono limitate quindi, se nei vostri piani c’è l’idea di acquistare capi di questo genere, è bene dare un’occhiata allo shop online il prima possibile.
E buoni saldi, quando sono saldi originali su prodotti di garantita qualità!

lunedì, settembre 02, 2013

Offerte Saldi Gucci Tod’s, Dolce & Gabbana Last Minute

Ancora per pochissimi giorni è possibile acquistare a prezzi stracciati accessori, borse e scarpe in Saldo delle migliori marche nello shop online di Elsa Boutique.
Un esempio? Potete avere il 50% su tutti i prodotti della stagione 2012/2013 di brand come Gucci, Tod’s, Dolce & Gabbana, Etro, Pinko.
Per sfruttare l’occasione potete andare al sito www.elsa-boutique.it oppure seguire il link diretto alla sezione saldi
L’offerta è limitata nel tempo e nella quantità quindi affrettatevi!

venerdì, maggio 04, 2012

Esposizione Cinofila Nazionale CSAA 2°Trofeo Alsor Bull

Alcuni cani abbandonati raccolti dall'Associazione Incrociamolezampe di CivitaCastellana sfileranno speranzosi in una bella adozione.
Venite numerosi. Le iscrizioni sono aperte dalle ore 8.30 a Prato Giardino
Rita Storri-Presidente
www.incrociamolezampe.org


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venerdì, febbraio 03, 2012

Aspettando Godot” al teatro Florida di Civita castellana

L’associazione culturale “Teatro delle Meraviglie”, con il patrocinio del Comune di Civita Castellana, presenta “Aspettando Godot” di Samuel Beckett. Lo spettacolo in due atti andrà in scena, con ingresso gratuito, oggi alle ore 21.00 presso il Cinema Teatro Florida.

“La celebre opera teatrale è uno dei testi più rappresentativi del cosiddetto "teatro dell'assurdo” in cui domina - spiega il regista Giuseppe Maniglio - la convinzione che la vita dell'uomo sia apparentemente senza senso e senza scopo e caratterizzata dall’incomunicabilità”.

Sul palco, un nutrito gruppo di attori di Civita Castellana: Angelo Fidaleo, Sergio Riucci, Marco Marini. Il ruolo di Pozzo, proprietario terriero e personaggio spesso crudele ma anche “pietoso”, è interpretato dall’attore e regista Loris Arpini.

mercoledì, febbraio 01, 2012

Cineclub Rosebud 2012 al Teatro Boni di Acquapendente

Febbraio sarà "Tempo di Azione” per la terza edizione del “Cineclub Rosebud” in programma presso il teatro Boni organizzato dalla cooperativa l'Ape Regina.

Seguendo il tema "cinema e letteratura , si partirà con “13 assassini” di Takashi Miike (domani sera ore alle 21.00) e si proseguirà con “The Conspirator” di Robert Redford (giovedì 9 ore alle 21.001) e “The town” di Ben Affleck (giovedì 23 ore 21.00sempre alle 21). Gran finale a marzo lungo il tema “Questa nostra società”. 
La programmazione inizierà con “I protagonisti” di Robert Altman ( sabato 3 a partire dalle ore 19.00 (evento con degustazione), “Tamara Drewe” di Stephen Frears (giovedì 15 ore 21.00), “Venera Nera” di Abdel Kechiche (giovedì 22 ore 21.00) e “Il cinema rinnovato” di Albert Capellani (sabato 21 con evento degustazione a partire dalle ore 19.00).

La prima pellicola che verrà proiettata, ovvero, “13 Assassini” è il film della definitiva maturità di uno dei registi più prolifici, idolatrati e importanti del cinema nipponico nello scorso decennio. Nella luce fioca di una stanza spoglia, una donna senza nome, senza braccia e senza lingua scrive a chiare lettere su un papiro la missione di Shinzaemon, chiamato dai consiglieri dello Shogun a porre fine alle angherie di Naritsugu, pazzo fratello dello Shogun. Le parole sono "massacro totale", e non lasciano alcuna possibilità di tregua: Shinzaemon dovrà mettere insieme una piccola squadra di samurai allo scopo di uccidere il dispotico Naritsugu - e la battaglia sarà lunghissima e sanguinaria. Ambientato agli ultimi sgoccioli dello shogunato, a pochi anni dall'avvento del Periodo Meiji che avrebbe in breve tempo trascinato il Giappone fuori dall'era feudale e dentro la modernità.

venerdì, gennaio 27, 2012

Workshop con il fotografo Marrozzini

Tappa viterbese da oggi a domenica per "Storie d'Italia". Il Gruppo fotografico Magazzino120 di Viterbo inizia l'anno promuovendo nella provincia una serata e un workshop con il fotografo Giovanni Marrozzini, autore F.I.A.F Iaf dell'anno. Il progetto "Itaca Storie d'Italia" è in primis un viaggio in camper per l'Italia alla ricerca di storie, persone, realtà italiane nel 150° anniversario dell'Unità. Un camper trasporterà il giovane fotografo italiano Giovanni Marrozzini, che si è già affermato per la sua indiscussa capacità artistica ed espressiva e per le sue grandi doti umane e di comunicatore nonché per la professionalità e gli ottimi risultati raggiunti con la docenza in numerosissimi workshop fino ad oggi tenuti.
Il suo compito sarà duplice: realizzare uno spaccato dell'Italia nell'anno del 150° anniversario dell'Unità, scegliendo i luoghi di interesse storico e artistico, inseguendo le storie di personaggi illustri come di semplici cittadini. Tenere una serie di workshop fotografici in cui ogni partecipante potrà decidere se sviluppare un proprio lavoro fotografico o se seguire Marrozzini durante lo svolgimento del suo lavoro, avendo così la possibilità di vedere tutte le fasi che precedono lo "scatto" e che porteranno poi il fotografo alla costruzione dei suoi racconti per immagini.
Il workshop è indirizzato ai fotografi che vogliono sia lavorare sul reportage di viaggio sia comprendere come poter costruire un progetto e quali siano le tappe e gli strumenti per accompagnarlo nella sua realizzazione. Ampio spazio verrà dedicato all'analisi delle immagini realizzate, all'operazione di selezione e alla messa in sequenza per la costruzione e il montaggio del servizio fotografico come portfolio.
Questa sera, dalle ore 21, l'appuntamento è gratuito ed aperto al pubblico. L'autore proietterà e commenterà gli ultimi lavori svolti in Etiopia, Zambia, Camerun, Argentina, Albania. Domani e domenica dalle ore 9.30 alle ore 19,00 si svolgerà il workshop a pagamento. Gli eventi si svolgeranno in Vivia del Collegio 2 Viterbo