martedì, novembre 23, 2010

Maltempo nella Tuscia: il Tevere sfonda gli argini

Il maltempo non abbandona l'Italia e anche la giornata di ieri è stata caratterizzata da piogge e temporali che hanno colpito soprattutto il centro-nord , Viterbese compreso . Il Tevere è uscito dagli argini tra Orte e Gallese Scalo, in provincia di Viterbo. Il Tevere, ingrossato dall'onda di piena, ha invaso numerosi ettari di terreno, arrivando a lambire alcune abitazioni. Il livello del fiume, secondo la Protezione Civile della Regione Lazio ha raggiunto i 6,40 metri all'idrometro di Orte. Alcune persone sono rimaste bloccate in casa. Un uomo, che doveva ricoverarsi in ospedale è stato soccorso dai vigili del fuoco. Un gregge di pecore è rimasto imprigionato nell'acqua e nel fango. Un elicottero dei vigili del fuoco di Viterbo sta sorvolando l'area allagata dal Tevere per individuare gli animali rimasti impantanati e portarli in salvo. Vigili del fuoco e Protezione civile sono entrati in azione anche sul litorale, in particolare a Montalto Marina, dove si sono verificati diversi allagamenti. Un uomo che si era sentito male in casa e non riusciva ad uscire dall'abitazione perchè l'accesso era completamente bloccato dall'acqua piovana, è stato soccorso dalla Protezione civile. Traffico in difficoltà sulla Cassia, nei pressi di Gradoli e la Trevinanese, dove in alcuni punti l'acqua ha superato i 40 centimetri di altezza. A Bagnaia, una grossa quercia abbattuta dal vento ha ostruito completamente via Pian del Cerro. Ad Acquapendente e a Onano i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per alcuni allagamenti che hanno riguardato cantine e locali seminterrati. Il forte vento ha sradicato alberi spezzato rami che sono caduti sulle strade. A parte il Tevere e il Paglia, i livelli degli altri principali fiumi - Marta, Mignone e Fiora –, al momento, non destano preoccupazione in quanto sono al di sotto ai limiti di guardia. E anche la Coldiretti lancia l'allarme: niente semine autunnali a causa della continua pioggia che non consente l'accesso ai terreni per le tradizionali operazioni colturali. Tra le zone più colpite il Veneto, dove si contano perdite per 25 milioni, e la Campania, dove in provincia di Salerno si stimano danni per decine di milioni, anche se il maltempo - conclude la Coldiretti - ha interessato a macchia di leopardo tutta l'Italia. Problemi, purtroppo, per le campagna anche della Tuscia
Corriere di Viterbo Martedì 23 Novembre 2010

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