martedì, novembre 16, 2010

La tratta che fa impazzire i pendolari

È bufera sulla tratta ferroviaria Viterbo-Civita Castellana-Roma. Treni soppressi, corse sostitutive assenti e notevoli disagi per i pendolari che quotidianamente usufruiscono della linea che collega la città con la Capitale per raggiungere i posti di lavoro e di studio. Una linea ferroviaria regionale, attualmente data in concessione all'Atac di Roma, che entra così nel mirino delle proteste per un servizio sempre più inefficiente che crea non pochi malumori tra gli utenti. Stando a quanto affermano i sindacati, la disfunzione del servizio sarebbe imputabile a una vera e propria carenza di materiale, in altre parole a mancare sarebbero gli stessi convogli ferroviari. A oggi i treni fermi sarebbero addirittura cinque, di cui quattro fuori uso perché incidentati e uno attualmente sottoposto ad interventi di manutenzione. Considerata la mancanza di treni, la società si è vista costretta a coprire le corse con dei convogli piuttosto "attempati", i cosiddetti Tibb, che evidentemente non riescono a garantire un servizio efficiente e rimangono spesso bloccati in officina a causa di guasti tecnici. Accade così che lo sciame di passeggeri speranzosi che ogni mattina si reca alla stazione, rischi di rimanere appiedato dal giorno alla notte.
"Considerata la portata del problema - spiega Antonio Paglia, della Cgil - abbiamo richiesto a gran voce un incontro con la Regione Lazio ma a oggi non abbiamo ricevuto alcun tipo di risposta. Sulla vicenda regna il black out totale e l'unico ente che ha mostrato sensibilità rispetto al problema e si è dimostrato collaborativo in tal senso, è stata la Provincia. Inoltre - prosegue il sindacalista - la società ha cercato di coprire le corse soppresse istituendo un servizio di autobus sostitutivo ma anche quest'idea non è andata in porto. La società Cotral, interpellata per coprire questo tipo disagio, non necessita infatti di mezzi necessari da destinare al servizio sostitutivo."
Una tratta ferroviaria, quindi, che va avanti a stento e per cui appare sempre più fattibile il prospetto di chiusura. Un interruzione del servizio alla quale i sindacati si oppongono con forza:
"Siamo ben disposti a rimodulare gli orari purché il servizio non venga interrotto - spiega il rappresentate della Cgil - la linea ferroviaria è vecchia ed abbandonata perché da diverso tempo non è più oggetto d'interventi strutturali adeguati. Tuttavia, in tempi come questi, in cui si parla tanto di salvaguardia ambientale, sarebbe un vero e proprio scempio sopprimere i treni e sostituirli con degli autobus. Così facendo si andrebbe sovraccaricare la presenza di pullman in una città, come Viterbo, che in passato, ha già manifestato ingenti problemi di traffico congestionato"

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