"Non è più festa, per Samanta è solo morte", nel '77 "Un ragazzo e un'avventura", nel '79 "Usil Lupuce Falado…". I più giovani non sanno che in città, oltre a Radio Poker, esisteva anche una tv "Tele Pegaso", alla quale Valerioti collaborò con spettacoli e ben venti telefilm. Altri sei li girò con la collaborazione di Riccardo Cecchelin, oggi caporedattore proprio del "Corriere di Viterbo". In molti hanno identificato Emilio Valerioti come il fotografo di Tarquinia. La sua continua voglia di ricerca, il suo affetto per la città, lo spinse a indagare con il suo obbiettivo nelle pieghe della società cittadina, di quella sportiva, di quella imprenditoriale. Percorse le campagne alla ricerca di scorci, di ruderi, di angoli caratteristici. Celebri le sue istantanee della Processione del Cristo Risorto, che negli anni sono divenute un prezioso archivio storico dell'evento. Fotografo ufficiale del Balletto città di Tarquinia per tantissimi anni, ha immortalato Tarquinia nel suo lento evolversi nel tempo. La mostra allestita nella galleria fotografica dello studio Valerioti rimarrà aperta sino al 19 aprile e sarà visibile durante l'orario di apertura della bottega. Nel frattempo la famiglia Valerioti è già al lavoro per organizzare il secondo concorso fotografico in onore di Emilio, sulla scia del clamoroso successo ottenuto lo scorso anno. A breve verranno svelate le novità
Fabrizio Ercolani
Corriere di Viterbo Venerdì 26 Marzo 2010
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