giovedì, giugno 24, 2010

Dissociatore molecolare: una soluzione al problema rifiuti

Là dove c'era l'immondizia e il problema dello smaltimento ora s'intravede una possibilità. Una frase, "dissociazione molecolare" che diventa un'opzione per il futuro dei rifiuti. Sbarcato da qualche mese in Italia e applicato in un paese della Toscana da circa un anno, questo nuovo sistema rappresenterebbe un metodo innovativo per lo smaltimento dei rifiuti senza l'emissione di gas nocivi nell'aria. Un ciclo tutto "green" ma che fatica a farsi conoscere. Un sistema biologicamente perfetto che permetterebbe sia di smaltire senza conseguenze per l'ambiente sia di abbassare i costi della tassa sui rifiuti. A Peccioli è una realtà, a Viterbo potrebbe essere una possibilità. In un momento in cui si cerca di sviluppare la raccolta differenziata, in cui si cerca di investire in tecnologie a basso impatto ambientale, la questione dello smaltimento rimane un "tallone d'Achille" per la maggioranza delle amministrazioni. Questo tipo d'impianto è a emissioni zero, di semplice gestione e in grado di gassificare i rifiuti a bassa temperatura e senza bruciarli, secondo il responsabile, Silvestro Ghergo.
"Con la dissociazione molecolare si ottiene da una parte un gas pulito, detto "
syngas
" disponibile per la produzione di energia elettrica e calore - spiega -, dall'altra una piccola quantità di ceneri inerti, assimilabili a rifiuto solido urbano insieme a materiali preziosi recuperabili e riciclabili quali metalli e vetri. Può essere anche applicato per il recupero di energia e materiali dalle discariche, con il risultato di mantenere intatti nel tempo i volumi necessari allo smaltimento."
Una tecnologia che però non è ancora conosciuta nel panorama italiano.
"i metalli sono recuperati dopo la trasformazione e, lavorando a basse temperature si esclude la formazione di diossine - spiega Silvestro -. Non sono emesse polveri e neanche fumi. Infatti, la loro fuoriuscita è inferiore a 100 volte rispetto agli inceneritori, mentre non si misura alcuna diossina."
Secondo il responsabile, i composti come lo zolfo, gli ossidi di azoto e il monossido di carbonio diminuiscono fino alla metà o a un terzo, mentre i metalli pesanti si riducono di 50 volte.
"Intanto che si smaltisce senza alcun tipo di emissione, l'impianto di dissociazione molecolare - spiega -, trasforma in energia ben il 90 per cento della sostanza organica, contro il 70 per cento scarso dei soliti inceneritori. Quindi una tecnologia molto più efficiente."
Inoltre, il gas sintetico prodotto dal sistema può essere utilizzato direttamente per produrre energia oltre che essere dissociato ulteriormente per produrre idrogeno.
"Una sperimentazione di grande interesse ma che fatica a trovare spazio - continua Silvestro -. Noi garantiamo un sistema tecnologicamente avanzato, ecologicamente sostenibile, a impatto zero e con costi ridotti. Una risposta concreta al problema dei rifiuti."
L'impianto ha bisogno di una struttura edificio o tenso-struttura di copertura per un totale d'ingombro pari a 500 metri quadri. L'area di pertinenza necessaria per una corretta gestione logistica comprende piazzali e aree di stoccaggio pari a circa 4/5000 mq.
"a seconda delle necessità si può realizzare una struttura di grandi o piccole dimensioni - termina -. Tutto sta nel vedere quali sono le necessità del territorio. Il sistema può essere utilizzato da un singolo Comune o essere riferimento per più amministrazioni che consorziate, decidono di utilizzare questo nuovo sistema di smaltimento. Per alcuni sembrerà fantascienza e invece è realtà"
Antonella Pace
Corriere di Viterbo Giovedì 24 Giugno 2010

3 commenti:

  1. Voi state scherzando vero, a pubblicare un articolo con dati così platealmente non corretti?!
    Dite tesualmente: "questo nuovo sistema rappresenterebbe un metodo innovativo per lo smaltimento dei rifiuti senza l'emissione di gas nocivi nell'aria. Un ciclo tutto "green" ma che fatica a farsi conoscere. Un sistema biologicamente perfetto che permetterebbe sia di smaltire senza conseguenze per l'ambiente sia di abbassare i costi della tassa sui rifiuti. A Peccioli è una realtà".

    E' oto che l'impianto produce diossine nella prima fase, quella della gasificazione, e tutta un'altra serie di gas miscelati con il Syngas, prodotto che dovrebbe dare energia bruciando, Il fatto è che il Syngas diviene così sporchissimo e quindi, oltre a non generare assolutamente il 90% di energia (ma solo al max. il 16%) è estremamente pericoloso e, bruciando a temperature oltre i 1000 gradi, emette dai camini ogni sorta di gas (visto che a bruciare vengono messi ogni sorta di rifiuti!).

    Dire che "Questo tipo d'impianto è a emissioni zero" è assolutamente fare informazione scorretta. PEr di più dire che è "di semplice gestione" è altrettanto una bischerata perchè se è un dissociatore in discontinuo tutto deve essere fatto manualmente o quasi, con conseguente grossa manutenzione dell'impianto.
    In più scrivete che "e' in grado di gassificare i rifiuti a bassa temperatura e senza bruciarli": vedete voi se 400 gradi non sia bruciare.

    In più il "tecnico" (mi sa più comemrciale!) dice che viene generata "una piccola quantità di ceneri inerti, assimilabili a rifiuto solido urbano". Ma scherziamo?? Si tratta di rifiuti speciali altamente pericolosi, il cui smaltimento è ai limit della normativa vigente!

    Continua "Non sono emesse polveri e neanche fumi. Infatti, la loro fuoriuscita è inferiore a 100 volte rispetto agli inceneritori"
    Allora se non ci sono fuoriuscite, come si fa a dire che sono inferiorio a 100 volte rispetto agli inceneriotri? Per di più i dissociatori molecolari sono, per legge, clsassificati proprio come inceneritori!

    "Per alcuni sembrerà fantascienza e invece è realtà" si, è vero, è realtà questo inceneritore, e fantascienza questo articolo.

    CGCR Valdera (PI)

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  2. Voi state scherzando vero, a pubblicare un articolo con dati così platealmente non corretti?!
    Dite tesualmente: "questo nuovo sistema rappresenterebbe un metodo innovativo per lo smaltimento dei rifiuti senza l'emissione di gas nocivi nell'aria. Un ciclo tutto "green" ma che fatica a farsi conoscere. Un sistema biologicamente perfetto che permetterebbe sia di smaltire senza conseguenze per l'ambiente sia di abbassare i costi della tassa sui rifiuti. A Peccioli è una realtà".

    E' noto che l'impianto produce diossine nella prima fase, quella della gasificazione, e tutta un'altra serie di gas miscelati con il Syngas, prodotto che dovrebbe dare energia bruciando, Il fatto è che il Syngas diviene così sporchissimo e quindi, oltre a non generare assolutamente il 90% di energia (ma solo al max. il 16%) è estremamente pericoloso e, bruciando a temperature oltre i 1000 gradi, emette dai camini ogni sorta di gas (visto che a bruciare vengono messi ogni sorta di rifiuti!).

    Dire che "Questo tipo d'impianto è a emissioni zero" è assolutamente fare informazione scorretta. PEr di più dire che è "di semplice gestione" è altrettanto una bischerata perchè se è un dissociatore in discontinuo tutto deve essere fatto manualmente o quasi, con conseguente grossa manutenzione dell'impianto.
    In più scrivete che "e' in grado di gassificare i rifiuti a bassa temperatura e senza bruciarli": vedete voi se 400 gradi non sia bruciare.

    In più il "tecnico" (mi sa più comemrciale!) dice che viene generata "una piccola quantità di ceneri inerti, assimilabili a rifiuto solido urbano". Ma scherziamo?? Si tratta di rifiuti speciali altamente pericolosi, il cui smaltimento è ai limit della normativa vigente!

    Continua "Non sono emesse polveri e neanche fumi. Infatti, la loro fuoriuscita è inferiore a 100 volte rispetto agli inceneritori"
    Allora se non ci sono fuoriuscite, come si fa a dire che sono inferiorio a 100 volte rispetto agli inceneriotri? Per di più i dissociatori molecolari sono, per legge, clsassificati proprio come inceneritori!

    "Per alcuni sembrerà fantascienza e invece è realtà" si, è vero, è realtà questo inceneritore, e fantascienza questo articolo.

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  3. Buonasera e grazie per il commento. Riguardo l'articolo come ben evidenziato mi sono limitato a riportare un articolo, citando fonte e autore, perchè a mio avviso fornisce spunti interessanti di discussione. E non credo, vista la reazione, di aver sbagliato.
    Qualora volesse pubblicare un articolo su Viterbo Notizie riguardo al dissociatore, o altri argomenti di suo interesse correlati con il territorio della Provincia di Viterbo, può semplicemente scrivermi attraverso il modulo della pagina contatti.

    Grazie ancora per l'intervento
    Viterbo Notizie

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