domenica, giugno 27, 2010

Lago di Vico sorvegliato speciale

L'assessorato all'Ambiente della Provincia di Viterbo ha convocato il tavolo tecnico per la salvaguardia del lago di Vico. Durante l'incontro, finalizzato a fare un punto sulla situazione e riservato ai soli enti ed istituti di ricerca attualmente coinvolti nelle attività di monitoraggio, sono state analizzate le problematiche relative alla qualità delle acque potabili, delle acque del lago e dei sedimenti. Il confronto tra la Provincia di Viterbo, i Comuni di Caprarola e Ronciglione, l'Istituto Superiore di Sanità, l'Arpa e l'Università della Tuscia, ha permesso di verificare lo stato delle attività in corso e pianificare quelle future. Per quanto riguarda l'acqua potabile, i Comuni interessati hanno comunicato l'avvio prossimo della convezione con l'Istituto Superiore di Sanità per la ricerca di eventuali micro cistine che possano trovarsi nella rete di distribuzione, mentre l'Autorità Ottimale d'Ambito della Provincia di Viterbo ha reso noto che è stata già avviata l'attività di verifica tecnica sugli impianti di potabilizzazione per la valutarne l'efficacia. Rispetto alla problematica del monitoraggio delle acque, si è inoltre stabilito che questa attività si debba almeno proseguire per tutto il 2010; a questo proposito l'Istituto Superiore di Sanità e l'Università della Tuscia hanno assicurato che l'andamento delle fioriture di alghe e della concentrazione di nutrienti sarà monitorata con cadenza almeno mensile, per poi passare ad un monitoraggio settimanale, come è stato peraltro fatto per tutto l'inverno, in caso di aumento di alghe nel bacino.
É stato poi riconfermato il sistema di "allarme", il quale prevede che, in caso di aumento della presenza di fioriture di alghe, vi sia l'immediata comunicazione ai gestori degli impianti di potabilizzazione delle acque e al Dipartimento della Sanità che si occupa del loro monitoraggio; i Comuni dal canto loro hanno riproposto la necessità di un tempestivo trasferimento delle informazioni per provvedere a una corretta informazione della cittadinanza. I due Istituti di Ricerca hanno comunicato che i dati relativi all'anno corrente saranno trasmessi nella relazione semestrale che sarà presentata nei prossimi giorni. Riguardo l'inquinamento da metalli pesanti rilevati nei sedimenti del lago e nel terreno nei pressi del Centro chimico militare, la Regione Lazio ha inoltre già avviato le procedure per la caratterizzazione dell'area e per l'individuazione successiva delle attività
Corriere di Viterbo Domenica 27 Giugno 2010

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