Stasera un particolare avvenimento: "Aquatrek " in notturna sul fiume Fiora (zona Castro ): water walking e tubing sotto la luna piena. Water walking è una "camminata nel fiume" ma in realtà oltre a camminare si nuota e si gioca. Il Tubing è simile ma si scende il fiume con l'aiuto di appositi "ciambelloni" gonfiabili Gli Etruschi e dopo di loro popolazioni di epoca medievale, hanno vissuto nella magia e goduto dell'energia della valle del Fiora. I romitori del Fiora sono luoghi di culto che ricordano la solitudine di uomini che vivevano in eremi scavati nella roccia, dove la forte presenza del fiume e della natura faceva da compagnaa quanti aspiravano a trovare la vicinanzaa Dio. Qui tutti i sensi aiutano ad assaporare sensazioni di elevata consapevolezza del potere della natura, fino a percepire, ascoltando la sua voce, la sensazione di essere tornati a casa.Il vulcanesimo che ha letteralmente costruito il paesaggio della Tuscia ci regala, oltre alle forre scavate nel tufo - la roccia vulcanica tipica della zona, con pareti a strapiombo alte fino a 60 metri - la possibilità di trovare piante dal grande fusto perché cresciute su un terreno ricco di nutrimento. Non è raro trovare il faggio (Fagus sylvatica), che ama le temperature rigide, insieme al più freddoloso cerro (Quercus cerris) o al carpino (Carpinus betulus).
Il bosco acquista la ricchezza di odori e colori delle tante specie vegetali che qui trovano dimora, e che hanno alimentato lo sviluppo di leggende legate alla loro nascita. Insieme al cinghiale, alla volpe, a uccelli acquatici, il bosco fa di questo luogo un grande ecosistema fatto di una rete di relazioni tra tutti gli esseri viventi. Un tempo i doganieri del Granducato di Toscana e quelli dello Stato Pontificio controllavano i rari ponti che univano le sponde dei fiumi, ma fino al 1800 i briganti della maremma tosco-laziale, tra cui Tiburzi, Menichetti e altri, rendevano questi luoghi insicuri e a rischio. L'antropizzazione inesistente, le scarse vie di comunicazione, la forza e la bellezza della natura hanno consentito alla valle della Fiora di mantenersi tra i siti italiani più incontaminati. Entrando nelle acque del fiume la soffice sabbia accarezza i piedi e la ricca vegetazione ripariale, dove nidificano il pendolino, gli aironi, il picchio e altri uccelli, fa da volta al cammino. Sul Sentiero dei Briganti la corrente inizialmente lenta, il fondo sabbioso e i salici danno il benvenuto.
Proseguendo lungo il corso d'acqua gli alberi si infittiscono, i primi scogli vulcanici costellano il letto del fiume; qui è più facile incontrare i germani reali, il martin pescatore e numerosi pesci. Il livello dell'acqua sale dolcemente creando un "vestito" su misura per gli escursionisti "acquatici". La tortuosità del fiume aumenta gradualmente e con essa la corrente; dove le sponde sabbiose lasciano il posto alle pareti trachitiche la velocità dell'acqua aumenta, il fondo diventa roccioso e forte è l'emozione di farsi trascinare o di restare attaccati alle rocce per un massaggio rigenerante. A questo punto si lascia il fiume e ci s'inoltra nel bosco battendo sentieri lasciati dagli animali: entrando lungo passaggi tra enormi massi calcarei il paesaggio offre nuove e bellissime visioni. Il sentiero prosegue a ritroso lungo le sponde del Fiora e attraverso il bosco si prende un po' di quota per arrivare ai romitori, luoghi di culto dei monaci medievali. L'eremo di Poggio Conte, in stile gotico-cistercense, interamente scavato nella viva roccia, dà un ulteriore impatto alla percezione della magia del luogo. Il romitorio faceva parte di un sistema di eremi rupestri che si è protratto fino al XVIII secolo. Il rientro è previsto lungo le sponde del Fiora fino a ritornare al luogo di partenza. Segnaliamo una seconda proposta del Laboratorio del Camminare Thesan, in questo caso di canyoning (tempo di percorrenza: 1.30 ore). Da quello che fu un vulcano, ora diventato lo splendido lago di Mezzano, nasce l'Olpeta, un corso d'acqua ricchissimo di reperti archeologici che vanno dal Villanoviano agli Etruschi
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