"Nella camera della regina. La vita spagnola di Domenico Scarlatti"con Gianni Abate (attore), Cinzia Ana Cortejosa (ballerina di flamenco), Luca Purchiaroni (clavicembalo) e con la partecipazione di Corrado Stocchi (violino). Domenico, figlio del grande Alessandro Scarlatti, nacque nel 1685, lo stesso anno di Handel e J. S. Bach. Egli si distinse come uno dei maggiori virtuosi e compositori di musica per clavicembalo. Nel 1701 ottenne l'incarico di organista e maestro di musica nella cappella reale di Napoli. L'anno successivo si trasferì con il padre a Firenze, ma già nel 1703 era a Napoli, dove debuttò in teatro con l'opera "Ottavia ristituita al trono". Nel 1729 si trasferì a Siviglia, rimanendovi per quattro anni. Nel 1733 si recò a Madrid, sempre come maestro di musica della principessa Maria Magdalena Barbara. Quando la principessa divenne regina di Spagna, Scarlatti rimase nel paese per venticinque anni, ed ebbe cinque figli. Dopo la morte della moglie, nel 1742, sposò la spagnola Anastasia Maxarti Ximenes. Scarlatti ebbe una duratura amicizia con il cantante castrato Farinelli, napoletano, anch'egli alla corte reale di Madrid. Il musicologo e clavicembalista Ralph Kirkpatrick ha definito la corrispondenza tra i due
"la più importante fonte di informazioni su di sé che Scarlatti abbia trasmesso alla posterità."Domenico Scarlatti morì a Madrid, all'età di 71 anni. L'appuntamento successivo a Tarquinia è per giovedì 26 agosto, ore 21.30 nella chiesa di Santa Maria in Castello con
"Il pianoforte incontra i fiati. I Solisti della Tarquinia Open Orchestra"con Andrea Brunori (pianoforte), Donato Salvatore Cambò (flauto), Francesco Sorrentino (oboe), Emanuel Elisei (clarinetto), Lorenzo Del Sorbo (corno), Michele Muscolino (fagotto) con la partecipazione di Andrea Rossi (tromba), Augusto Pierozzi (clarinetto basso). Sabato 28 agosto, ore 21.30 sempre nella chiesa di Santa Maria in Castello è in programma un recital pianistico di Michele D'Ambrosio. Martedì 31 agosto alle ore 21.30 ancora nella chiesa di Santa Maria in Castello il Concerto jazz (piano solo) con Danilo Rea. Vicentino di origine, trasferitosi a Roma sin da piccolo, consegue il diploma di pianoforte al conservatorio di Santa Cecilia, debuttando nel 1975 nella musica jazz con il Trio di Roma (Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto). Si fa strada nell'ambiente jazzistico sino a suonare con alcuni tra i più grandi solisti statunitensi, come Chet Baker, Lee Konitz, John Scofield, Joe Lovano. Nel 1989 partecipa al lavoro di Roberto De Simone, Requiem per Pier Paolo Pasolini, rappresentato al teatro San Carlo di Napoli per la direzione di Zoltan Pesko; nello stesso anno pubblica assieme a Roberto Gatto il disco Improvvisi. Nel 1997 dà vita, con il contrabbassista Enzo Pietropaoli e il batterista Fabrizio Sferra ai Doctor 3, un trio jazz che ormai da un decennio calca i più importanti palcoscenici del jazz italiani. Il suo disco The Tales of Doctor 3 viene premiato miglior disco di jazz italiano nel 1998, mentre il lavoro successivo The songs remain the same vince il titolo di miglior disco jazz di Musica&Dischi nel 1999. Nel 2006 prende parte al Concerto per l'Europa, sull'isola di Ventotene, che lo vede protagonista assieme a Baglioni, Nicola Piovani e Luis Bacalov. Nella stagione 2007-2008 partecipa allo spettacolo Uomini in frac in cui il gruppo esegue alcune canzoni di Domenico Modugno; lo spettacolo è stato allestito per festeggiare i cinquant'anni di Nel blu dipinto di blu. Le sue improvvisazioni, che spaziano su qualsiasi repertorio, sono apprezzate durante i concerti che tiene nelle tournée in giro per il mondo e durante i principali festival jazz. Nel 2009 è uno dei 70 artisti ospiti del doppio cd di Baglioni, Q.P.G.A., dove Rea suona il pianoforte nella canzone "Centocelle"
Corriere di Viterbo Lunedì 23 Agosto 2010
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