Corriere di Viterbo Sabato 11 Settembre 2010
sabato, settembre 11, 2010
Rinasce il portale del Maitani
Archeotuscia, proseguendo nella sua attività volta al recupero del patrimonio archeologico, storico ed artistico della Tuscia, ha deciso di continuare i lavori per il restauro della bellissima Chiesa di Santa Maria della Salute, situata proprio al centro della città di Viterbo e risalente al 1320. Il progetto di recupero è stato finanziato dall'Ente Fondazione Carivit spa ed i lavori vengono eseguiti dalla ditta di restauro e conservazione di beni culturali Art. Novae di Emanuele Ioppolo, sotto la direzione della dottoressa Rosalba Cantone, dell'architetto Giorgio Palandri e della dottoressa Valeria D'Atri delle Soprintendenze per il patrimonio storico, artistico, architettonico ed archeologico del Lazio. Ormai sono stati ultimati i lavori relativi al suo bellissimo ed unico portale, grazie all'impegno ed all'intelligente lavoro di Emanuele Ioppolo che si è avvalso della collaborazione della dottoressa Celeste Stefanìa ed ora, dopo avervi posizionato sul fronte un cancello di protezione realizzato dall'artista Giovanni Guerra, che si è avvalso di una foto del 1860, l'attenzione di Archeotuscia si è spostata anche sull'edicola votiva, posta sul fianco sinistro dell'edificio, che richiederà molto lavoro, considerato il cattivo stato di conservazione. Purtroppo la leggibilità del dipinto murale, raffigurante l'Annunciazione, risulta essere molto compromessa da effetti di degrado non più reversibili, con cospicue parti della pellicola pittorica, soprattutto nelle due figure che sono andate perdute, lasciando immaginare la sagoma dei personaggi e pochi altri particolari. Anche la cornice in peperino è gravemente danneggiata nella zona superiore ed è mancante della cuspide centrale e della guglia laterale sinistra e l'Associazione ha deciso di tentarne ugualmente il recupero, per l'importanza che alcuni studiosi attribuiscono all'affresco stesso nel suo complesso. Il dottor Ioppolo, coadiuvato questa volta dalla dottoressa Chiara Ciappelloni, esperta in restauro di intonaci dipinti, dopo aver effettuato un preventivo e meticoloso lavoro filologico di ricostruzione del tessuto figurativo, implicante la ricostruzione delle lacune dove è ancora presente l'unità potenziale, stanno recuperando una parte del dipinto, tipico della pittura murale trecentesca. Si sta anche cercando di ricostruire le parti mancanti della cornice, qualora le Soprintendenze daranno il loro assenso. I restauri prevedono anche la sistemazione delle due porticine in legno policromo che danno accesso alla piccola sacrestia ed al campanile ed in questa fase è stato incaricato il bravissimo restauratore David Rigaglia. Si provvederà infine a restaurare le due lastre tombali poste sul pavimento al centro della chiesa, di cui una dedicata a Mastro Fardo d'Ugolino, l'antico costruttore del monumento
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento