sabato, dicembre 18, 2010

E’ Massimo Palozzi con “Tanacìa” il vincitore del premio “Gennari”

É stato Massimo Palozzi ad aggiudicarsi il primo posto per la sezione "prosa" del premio letterario per opere in dialetto intitolato al poeta asprese "Ignazio Gennari" che si è concluso, nei giorni scorsi, con la cerimonia di premiazione. Una storia difficile quella contenuta in "Tanacìa", la novella con cui lo scrittore è riuscito a superare gli altri concorrenti nella gara al primo posto per il premio letterario. Un racconto incentrato sulla storia straziante di un bambino e di una madre, protagonisti, loro malgrado, di una tragica vicenda di eutanasia, dove la povertà materiale e intellettuale gioca un ruolo determinante e beffardo. In "Tanacìa", Palozzi esplora vicende umane e disperate riportando d'attualità una tematica delicata come quella dell'eutanasia in un contesto nuovo, nel quale il dialetto si rivela uno strumento di grande efficacia comunicativa anche nell'affrontare temi diversi da quelli usualmente leggeri tipici, ad esempio, del trascinante teatro vernacolare. Nel corso della premiazione del concorso bandito dal Comune di Casperia con il patrocinio della Provincia di Rieti e della Regione Lazio, Palozzi ha ricordato Savino Pasquetti, di cui in questi giorni ricorre il quarto anniversario della scomparsa. Pasquetti fu autore di libri su Rieti, di opere in vernacolo e di un prezioso saggio sulla fonografologia del dialetto reatino, ancora oggi punto di riferimento per la letteratura dialettale. Per Massimo Palozzi è la seconda fatica letteraria nel giro di pochi mesi. Lo scorso ottobre è stato infatti dato alle stampe il suo
"Dizionario etimologico dei toponimi comunali reatini"
, un volume che ha riscosso molto interesse, visto che raccoglie tutte le ipotesi sull'origine dei nomi dei 73 comuni della provincia di Rieti. Il concorso asprese ha varie sezioni, tra cui, oltre alla prosa, anche la "poesia", la parte "fuori concorso" e la parte riservata alle scuole; un concorso che vuole rivalutare l'importanza del dialetto:
"La miriade di dialetti parlati in Italia - dichiara Marco Cossu, assessore comunale alla cultura - fanno parte del patrimonio culturale nazionale. Il dialetto è la lingua di una comunità. Un linguaggio intimo che si tramanda di padre in figlio da secoli"

Silvia Salvati

Corriere di Viterbo Giovedì 16 Dicembre 2010

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