"i Cappuccini nella Tuscia: itinerari, opere d'arte, curiosità"tenuta da Giovanni Cesarini, presidente dell'associazione "Giacinta Marescotti", e da padre Rinaldo Cordovani. I Cappuccini giuridicamente sono nati a Viterbo il 3 luglio 1528, quando Clemente VII approvò la regola con la bolla "Religionis zelus". La famiglia cappuccina si distingue nella grande tradizione dell'Ordine Francescano per il suo particolare spirito religioso, ma anche per le sue peculiarità che lo hanno reso, nel tempo sempre immediatamente riconoscibile. Basti pensare all'organizzazione "seriale" dei conventi od alla particolare impostazione architettonica delle chiese, oppure ad altri particolari che contribuiscono a fare dell'Ordine Cappuccino un Ordine estremamente omogeneo sotto il profilo spirituale, architettonico ed artistico. Per quanto riguarda l'arte dei Cappuccini nella Tuscia lo scorso anno è stata allestita una mostra a Palazzo dei Papi. Cercando di delineare una "tipicità cappuccina", si sono indagate oltre alle figure di artisti più attivi per la famiglia francescana, quali Scipione Pulzone, Durante Alberti e Francesco Da Castello anche quelle di frati cappuccini di maggior rilievo, come frà Semplice da Verona, o più umili e praticamente sconosciuti come Vitale da St. Étienne. Si è indagato in maniera più puntuale anche il preciso programma iconografico cappuccino, derivante dal Concilio di Trento, che si impernia sulla raffigurazione dell'Immacolata Concezione e dei santi e beati dell'Ordine. I restauri di alcuni dipinti, realizzati per la mostra dalle restauratrici della Soprintendenza Bsae Lazio, Federica Di Napoli Rampolla, Laura Di Vincenzo, Maria Milazzi, Alessandra Percoco e Paola Surace, ne hanno permesso una più corretta lettura e hanno portato a fruttuose scoperte, offrendo nuove prospettive di studio e di indagine; ad esempio, nel corso del restauro del dipinto di Durante Alberti, raffigurante La Madonna del Buon Consiglio tra angeli e santi, conservato nella chiesa di Sant'Antonio del Convento di Vetralla, curato nella direzione tecnico-scientifica dal dottor Giannino Tiziani, è tornato in luce, oltre allo stemma sul retro della cornice architettonica, anche la prova di un profondo rimaneggiamento del dipinto originale. Le scoperte più importanti sono arrivate dalla chiesa di San Francesco a Ronciglione, come la firma dell'artista veneto sulla tela di Frà semplice da Verona o ancora nella pala d'altare raffigurante la Madonna con Bambino e Santi cappuccini che è stato possibile attribuire a Ludovico Stern e datare al 1750 con la scoperta della firma e data autografe. Una nuova vita, attraverso il restauro, ha acquistato la pala d'altare dell'Immacolata Concezione tra Santi di Scipione Pulzone, forse la più importante opera tra quelle oggetto dell'esposizione che ha ottenuto un notevole consenso di pubblico e critica, con il restauro operato, sempre a cura della Soprintendenza e con la direzione tecnico-scientifica di Rosalba Cantone, da Rossano Pizzinelli, che ha permesso di scoprire la ricchezza e la qualità dei pigmenti usati e di rimettere in evidenza numerosi elementi iconografici di cui si era perduta l'originaria efficacia simbolica
giovedì, marzo 24, 2011
I Cappuccini in Provincia di Viterbo
I Cappuccini nella Tuscia. Se ne parlerà giovedì 31 marzo prossimo a Roma al Punto Touring (viale Giulio Cesare 100, alle 17) per iniziativa del console Touring di Viterbo Vincenzo Ceniti. Prevista una conferenza sul tema
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