mercoledì, novembre 16, 2011

Digitale terrestre: il 22 scatta lo switch off

Cambia il modo di vedere la televisione Passaggio al digitale terrestre: non è proprio tutto "oro" quello che luccica. Il 22 novembre prossimo, a Viterbo e provincia, si spegnerà il sistema analogico e le trasmissioni televisive saranno disponibili solo sul digitale terrestre. Per usufruire dei vantaggi di avere un sistema di trasmissione televisiva migliore e un maggior numero di canali, i cittadini dovranno munirsi di un televisore con sistema digitale incorporato e acquistare un decoder.

Ovviamente i disagi, nonostante le rassicurazione dei rappresentanti del ministero, non mancheranno. Oltre a dover risintonizzare televisori e decoder (è consigliabile farlo il 22 novembre stesso ndr ), bisognerà orientare le antenne nelle direzioni dei ripetitori digitali. Sull'atteso "switch off" (il termine inglese che indica il momento del passaggio al digitale) si è tenuto un incontro in Provincia con l'assessore allo sviluppo economico, Franco Simeone, il dirigente del dipartimento ministeriale Eva Spina, il responsabile territoriale Otello Rossi e Ferdinando Lucidi rappresentante della Fondazione Ugo Bordoni, che per conto del ministero sta coordinando tutti i processi necessari a favorire il passaggio al digitale terrestre sull'intero territorio nazionale.

"Abbiamo puntato a coinvolgere le associazioni di categoria del settore - ha spiegato Simeone -, in particolare gli antennisti e gli installatori, per trovare forme di collaborazione che consentano di venire incontro alle necessità dei cittadini."

A livello nazionale è attivo il numero di assistenza 800 22 000, inoltre è previsto per tutti gli abbonati di età pari o superiore a 65 anni che hanno dichiarato nel 2010 un reddito inferiore a 10mila euro, un buono del valore di 50 euro per l'acquisto di un decoder.

Pur nell'intenzione dei responsabili ministeriali di evitare polemiche, i problemi, come avvenuto in altre zone italiane, esistono anche nella Tuscia. Prima di tutto la Rai dovrebbe spegnere il ripetitore di Poggio Nibbio, e dunque per l'area cittadina esposta a sud potrebbero sussistere problemi di ricezioni. In quel caso si dovrà spostare l'antenna verso l'Argentario, il Peglia o l'Amiata, sperando che il segnale sia raggiungibile. In quei luoghi dove non sarà possibile ricevere il segnale dovranno essere Comuni e Provincia a spendere soldi per installare dei ripetitori. Altro capitolo quello delle emittenti locali che, a meno di una settimana dallo "swith off", attendono l'assegnazione delle frequenze

Corriere di Viterbo Martedì 15 Novembre 2011

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