domenica, ottobre 19, 2008

I Borgia fra Civita Castellana e Nepi

Ogni angolo del nostro territorio è ricco di storia. Grandi personaggi del passato hanno vissuto o soggiornato nella Tuscia. Fra le grandi famiglie che hanno lasciato una traccia indelebile c'è sicuramente la potente casata dei Borgia.
La presenza di tale nobile discendenza è tangibile soprattutto a Civita Castellana e a Nepi. La potente famiglia con le sue vicissitudini e i suoi concetti apre la strada al Rinascimento. Basti pensare che la figura di Cesare Borgia, detto il Valentino, ispirò al Machiavelli il celebre "Principe".
L'imponente Forte Sangallo a Civita Castellana (costruzione che esce dagli schemi del castello medievale ed è il primo esempio di architettura della nuova strategia militare dell'epoca) e la Rocca di Nepi danno la testimonianza del loro interesse per il nostro territorio.
Come rimarca il professor Franco Cirioni, Civita Castellana dovrebbe essere rivalutata e sottolineata nei libri di storia in quanto la cittadina è stata un
"autentico prototipo di moderna città militare."
Non più strette e tortuose viuzze come nel concetto medievale, ma la maestosa via Recta (diritta) che dalle porte della città congiungeva al palazzo del potere.
Strane sensazioni si possono provare all'interno di questi monumenti ancora intatti; e pensare che proprio qui vissero, congiurarono e amarono i Borgia.
E i loro legami con il territorio non finiscono di sorprendere. Il professor Cirioni alcuni anni fa ha ritrovato addirittura un boccale appartenuto a Rodrigo, mentre venivano eseguiti gli scavi per la costruzione di un ascensore.
Alcuni pezzi di ceramica bianchi che però hanno carpito l'attenzione del restauratore che ha ricostruito l'oggetto che riportava lo stemma del cardinale.
Nel Museo del Forte Sangallo è conservato in una vetrina apposita, come aveva chiesto Cirioni prima di donarlo alla Soprintendenza, insieme ad altri oggetti appartenuti alla famiglia Borgia.
E dell'integrità degli edifici, invece, rimase stupefatto il noto regista spagnolo Antonio Hernàndez, che circa tre anni fa ha girato un bellissimo film, "Los Borgia" (nel cast figuravano anche Linda Batista, Sergio Muniz, Lluis Molnar nei panni di Rodrigo).
In tale occasione il regista (intervistato sul set allestito nella basilica più antica di Castel Sant'Elia in occasione del "matrimonio" di Lucrezia Borgia) riferì del suo immenso stupore nel notare l'integrità e il fascino di questi siti ultracentenari.
Mentre in Spagna, luogo d'origine della casata - come precisò Hernandez - le vestigia, rovinate dal tempo, avevano subito rimaneggiamenti.
Lo meravigliò molto il Forte Sangallo (dove però non poté girare scene) per la sua magnificenza ed il suo essersi conservato in perfetto stato.
Le bellezze storiche lasciate dai Borgia sono state spesso scelte quali location di famosi film: "La Certosa di Parma" degli anni ‘80 (con Gian Maria Volontà, Lucia Bosé e Andrea Occhipinti).
A Nepi, poi, la splendida Fortezza Borgiana, dove visse la bella Lucrezia, è stata oggetto di un minuzioso e sapiente restauro affidato agli architetti Carla Brusa della Soprintendenza ai Beni Architettonici e per il Paesaggio del Lazio, e Vincenzo Girolami.
Il sindaco Franco Vita nel suo intervento durante l'inaugurazione avvenuta lo scorso anno, ha ringraziato tutte le forze che si sono unite per far rinascere la fortezza e riportarla al suo antico splendore, quindi la Regione Lazio in collaborazione con la Soprintendenza che aveva supervisionato il progetto, la Provincia e
"tutti coloro che hanno creduto profondamente nell'iniziativa."
Presenti alla suggestiva cerimonia anche la senatrice Laura Allegrini e l'onorevole Giuseppe Parroncini (Regione Lazio).
L'architetto Brusa spiegò che per consolidare i muri era stata impiegata la malta originale recuperata dai detriti dei crolli interni.
L'assessore provinciale Renzo Trappolini, in quella sede, aveva evidenziato l'importanza di "ricomprendere il passato" e di
"guardare avanti utilizzando il ricordo per produrre anche reddito."
Da qui l'idea di
"creare un indotto lavorativo nel campo cinematografico, utilizzando i siti naturali della Tuscia, e quindi anche la fortezza borgiana, come location, formando giovani del settore."
Per l'onorevole Parroncini con il restauro della Rocca
"tutta la Tuscia si arricchisce di un grande bene culturale.
Bisogna tenere presente la memoria storica - aveva detto nel suo discorso - che può divenire risorsa turistica".
Aveva poi sottolineato
"l'unicità della Tuscia per la quale non ci sono competitori: dobbiamo sfruttare questa unicità e propagandare meglio i nostri luoghi."
Quindi tutti d'accordo sulla potenzialità turistica e sull'importanza storico-culturale di questi siti.
In questi anni alcune manifestazioni tramandano storia e leggende. Da ricordare che a Nepi, nella restaurata corte di Lucrezia, si tengono ora delle rassegne culturali estive; a Civita Castellana da citare i "Ludi Borgiani" che rientrano nel programma delle festività patronali di settembre, organizzate dall'assessorato al Turismo e Spettacolo e Cultura, a cura dell'Associazione Culturale Nazionale Borgiana e di Civita Cavalli, con il corteo storico per le vie cittadine, il Palio degli anelli nel suggestivo fossato Nord del forte Sangallo.
Da non dimenticare il Civitafestival, diretto dal maestro Fabio Galadini, la kermesse culturale a carattere internazionale che nel luglio 2008 è giunta alla ventesima edizione e che si svolge all'interno del Forte Sangallo nel cortile maggiore.
Dapprima si svolgeva in diversi siti della cittadina (Duomo, piazze, ect.). Ma da due anni, grazie all'Amministrazione Giampieri, in accordo con la Sovrintendenza ai Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale, si svolge soltanto entro le mura del maestoso castello sotto un tetto di stelle.

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