giovedì, gennaio 22, 2009

Furto nel Duomo di Fabrica di Roma

Sparisce, dal Duomo di Fabrica di Roma, un'antica e preziosa Madonna e, appena il furto viene scoperto, scatta l'allarme rosso.
Da quando, anni fa, venne rubata una preziosa e venerata reliquia, un dito attribuito a San Matteo, quella dei furti sacrileghi è rimasta, nella coscienza collettiva, una piaga non rimarginata.
Il furto , secondo le prime notizie, è stato scoperto casualmente, nel tardo pomeriggio di ieri, e sono stati chiamati i carabinieri.
Si è subito steso un velo di riserbo sull'accaduto, e le indagini, condotte dai militari della stazione, si sono subito indirizzate negli ambienti della ricettazione, allo scopo di cercare di rintracciare l'opera prima che, per qualche motivo, fosse inghiottita dal buco nero della ricettazione e, forse, dell'antiquariato "parallelo".
La tela, secondo i pochi particolari emersi, era stata restaurata dopo che qualcuno, con un coltellino, l'aveva incisa tutt'intorno, probabilmente nel tentativo di asportarla.
Il fatto, quando è stato scoperto, ha destato sconcerto; la notizia si è diffusa rapidamente. Il furto, per il luogo e per le modalità con cui è avvenuto, ha, come detto, riaperto antiche ferite.
Il dito di San Matteo, nonostante indagini che, a un certo punto, presero anche la via dell'estero, non venne più ritrovato e, se si pensa che, a San Matteo, è dedicato un culto particolarmente intenso e fervido in paese, si capirà quanto pesante sia stata la "lesione" del patrimonio di fede della comunità.
Da tempo, dalle chiese, sono stati tolti gli oggetti di valore e quant'altro, ai ladri, potrebbe far venire la tentazione di asportarlo.
A Fabrica, evidentemente, non si era ancora pensato di "proteggere" con particolare cura quella tela, il cui valore, come detto, non è soltanto di fede, ma anche venale, trattandosi di un prezioso pezzo d'antiquariato.
a indagare, con l'Arma territoriale, anche i carabinieri per la Tutela del patrimonio artistico, specialisti di valore in questo campo.
Le opere, generalmente, vengono catalogate; ed è questo a rendere possibile, anche dopo mesi o anni, il loro ritrovamento.
Alcuni casi, particolarmente complessi, hanno interessato il viterbese; e sono stati risolti.

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