L'incubo pendolari continua. Una saga infinita, una lotta in cui non ci sono né vinti né vincitori. O meglio gli unici che costantemente sono costretti a subire, perché non hanno altra possibilità, sono i pendolari che ogni giorno salgono sui treni, maleodoranti, e sarebbe il minimo, ed in costante ritardo. Due o tre ore il tempo che i pendolari sono costretti ad aspettare per poter salire sui treni. A questo si aggiunge anche la richiesta del Mosp, ovvero il Movimento pendolari di
Viterbo, che, secondo il Movimento studentesco, ha presentato una serie di proposte inammissibili.
"Questi signori - dicono alcuni esponenti del Movimento studentesco onda pendolari (Mosop) - hanno fatto la voce grossa vista la latitanza delle istituzioni e hanno presentato una serie di proposte. Innanzitutto l'attestazione dei convogli di Viterbo a Porta Romana, che comporterà ancora più disagi a studenti e pendolari che si recano nella città dei Papi. La soppressione della fermata di Tre Croci per alcuni treni della sera. La soppressione del treno della mattina da Roma per Viterbo 22134 che parte da Anguillara alle 06.11, da Bracciano alle 06.36 per giungere a Viterbo alle 07.42, richiesta che recherà disagi sia alle persone che rientrano a casa dai turni di notte, sia agli studenti che frequentano le superiori a Viterbo. Se questa proposta dovesse essere accettata il primo treno da Roma giungerebbe a Viterbo alle 08.42."
Secondo il movimento studentesco le richieste del Mosp saranno responsabili di un ritardo di circa due ore nei collegamenti ferroviari e di fatto comporterà l'isolamento di Viterbo e tutta la provincia dalla Capitale.
"Noi non accetteremo passivamente che questi signori propongano la soppressione del treno degli studenti e l'attestazione dei convogli di Viterbo a Porta Romana - diccono dal Msop -. Anche noi abbiamo il diritto di viaggiare da esseri umani visto che paghiamo l'abbonamento, e questi signori del Mosp non possono arrogarsi il diritto di far sopprimere i treni a loro piacimento. I problemi dei ritardi non si risolvono lasciando gli altri pendolari a piedi."
Situazione insostenibile anche secondo un pendolare che si trova a dover viaggiare per andare a trovare la propria famiglia in Germania.
"Io vado spesso a trovare la mia famiglia in Germania e ogni volta sono costretto ad aspettare per ore a causa di ritardi - dice Bruno Corbianco -. É un situazione insostenibile. Bisogna prendere provvedimenti immediati. Impiego più tempo per compiere la tratta Fiumicino-Viterbo che per il tragitto Norimberga-Fiumicino"
Nessun commento:
Posta un commento