É ingiusto parlare soltanto di crisi della ceramica: il settore ha risentito della crisi congiunturale internazionale come per altri settori. A questo proposito interviene il direttore del Centro Ceramica di
Civita Castellana Raffaella Cerica. Inoltre nel distretto industriale di Civita Castellana insistono 43 aziende di produzione di ceramica sanitaria, e di queste, attualmente 37 sono attive. Dai dati Data Bank dell'anno 2008 si estrapola un dato molto interessante: la ceramica nazionale nel 2008 ha un fatturato pari a 612 milioni di euro, di cui il 40% circa è stato realizzato dalle aziende del distretto viterbese. Il ridimensionamento delle vendite ha spinto le imprese del comparto a ricorrere alla cassa integrazione e a ristrutturazioni aziendali, finalizzate ad allineare la produzione ai nuovi livelli di vendita.
"Crisi della Ceramica? C'è una crisi globale, ma le ceramiche di Civita Castellana reggono il colpo. Noi siamo attrezzati per superare questo momento difficile. Secondo me non esiste 'la crisi della ceramicà in quanto tale, è una crisi mondiale, di conseguenza il nostro settore risente dell'andamento generale."
Questo, in sintesi, il discorso chiaro di Andrea Gulinucci, amministratore delegato della Ceramica Globo, azienda del polo industriale di Civita Castellana.
"Si deve rilanciare, investire ed essere flessibili per non rimanere fuori dal mercato, cercare di risparmiare può essere un arma a doppio taglio. Si potrebbe pensare di tagliare i costi della pubblicità, ma sarebbe un errore, non si può pensare di sparire da un giorno ad un altro dai giornali e dagli occhi della gente, è un'operazione che nel tempo ti danneggia ancora di più, quindi è necessario in questo momento più che mai fare un'analisi della propria azienda e tagliare soprattutto gli sprechi."
Queste parole introducono le domande poste al direttore del Centro Ceramica di Civita Castellana, nonché responsabile dell'area Economia di Confindustria Viterbo, Raffaella Cerica. Quanto le norme comunitarie (per raggiungere gli obiettivi di Kioto) stanno influendo sulla crisi finanziaria, soprattutto in Italia e nella Tuscia?
"Con gli obiettivi di Kioto l'Italia è sicuramente penalizzata, è per questo che i Comuni, le Province, le Prefetture hanno un ruolo ben preciso che può essere identificato nello svincolare alcune autorizzazioni e prassi giuridiche per facilitare l'introduzione al ricorso alle energie alternative."
Quanto pesa la macchinosità e l'inefficienza della pubblica amministrazione sul settore produttivo?
"Le cifre sono impressionanti. La presidente Marcegaglia in uno dei recenti seminari a cui ho preso parte ha diffuso alcuni dati del centro studi di Confindustria nazionale: 'potremmo ridurre costi per 15 miliardi di euro soltanto ottimizzando gli acquisti delle pubbliche amministrazioni' e così via lo studio evidenzia molti aspetti negativi a livello economico riguardanti l'inefficienza della pubblica amministrazione."
Civita Castellana e la Tuscia ha tanti operai, molti fermi. Che messaggio di speranza si può dare loro?
"È ingiusto parlare 'sic et simpliceter' di crisi del settore della ceramica quando i dati congiunturali sia nazionali che internazionali ci danno un quadro complessivo decisamente negativo: la crisi della ceramica è in linea con altri settori produttivi. Si parla molto spesso di questo aspetto, ma è utile anche ribadire che ci sono anche dati positivi, siamo in un comprensorio sano, anche se in questo momento ci sono dei problemi e i dati occupazionali non sono sugli stessi livelli di qualche anno fa; il 2010 sarà probabilmente ancora un anno difficile da questo punto di vista, passato il quale si comincerà a parlare di ripresa e al contempo l'occupazione tornerà a far registrare dati positivi."
Il nuovo presidente di Confindustria
Viterbo è Domenico Merlani, imprenditore edile. Perché il motivo di questa scelta? Dimostra forse il grado di crisi delle industrie della Tuscia?
"No assolutamente. Dopo 15 anni di presidenti di estrazione ceramica del distretto industriale è quasi automatico il passaggio all'elezione di un presidente proveniente da un altro settore economico scelto tra quelli più rappresentativi dell'associazionismo: nella nostra economica locale il peso dell'edilizia viene subito dopo quello derivante dal comparto ceramico. Il presidente Merlani pur considerando cruciale per lo sviluppo di Viterbo, e di tutta la provincia, la realizzazione dell'aeroporto, ritiene decisamente importante e strategico l'apporto derivante dal Centro Ceramica di Civita Castellana."
É meglio puntare sull'aeroporto che sarà realizzato in un tempo indeterminato, o sulle immediate infrastrutture utili anche senza aeroporto?
"i feedback che arrivano sono positivi e negativi allo stesso tempo, si è messo addirittura in dubbio la stessa realizzazione dell'aeroporto. Non realizzare le infrastrutture equivale a costruire una cattedrale nel deserto, di conseguenza la modernizzazione delle stesse risulta essere fondamentale e propedeutica per tutto il territorio nonché per l'aeroporto stesso."
Cersaie è andata peggio del 2008. Come la valuta?
"c'è stata una minore affluenza, soprattutto degli espositori, ma non significa che la fiera sia andata male. Il totale dei visitatori è stato di 83.137 contro gli 84.537 del 2008, più o meno la stessa affluenza. È stata una fiera difficile in una situazione di mercato calante. È andata meglio delle aspettative."
Come si giustificano i costi ed i relativi prezzi maggiori rispetto ad alcuni Paesi esteri?
"La grande concorrenza è la modalità di lavoro. Noi in Italia produciamo sano, si produce nel rispetto dell'ambiente e questo porta ad avere costi di gestione più elevati che influiscono sui prezzi ma si ha la consapevolezza di produrre nel totale rispetto dell'uomo e dei suoi diritti. Produrre sano costa."
"È importante evidenziare - conclude il responsabile marketing della Globo, Riccardo Bianchini -, che il comparto ceramico ed in particolar modo il Distretto di Civita Castellana, non è rimasto inerme di fronte a questa situazione ma che anzi ha posto in essere tutte le azioni necessarie per uscire al meglio da questo momento, considerando che la perdita del settore ceramico è sicuramente più contenuta rispetto ad altri"
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