A Montefiascone torna il tradizionale ed atteso appuntamento con la Fiera dei Canestri e i piatti tipici confezionati in occasione del Cantinone. É la Festa di San Bartolomeo, l'evento di fine agosto più atteso da turisti e cittadini che si svolge nei luoghi suggestivi e panoramici di Montefiascone. Il programma si svolge presso piazza Belvedere, terrazza panoramica del colle, piazza Urbano V e il cortile del Seminario Barbarigo dove è situata la chiesa dedicata a San Bartolomeo. Oggi uno gli appuntamenti religiosi pomeridiani, cene all'aperto con musica dal vivo e piatti tipici confezionati in occasione nella settimana gastronomica del Cantinone. Semplici ricette della gastronomia locale contadina con ingredienti gustosi, innaffiati dal vino est! est!! est!!! e dalla cortesia dei volontari del comitato. Domani nella consueta piazzetta antistante il Seminario Barbarigo, fin dalle prime ore del mattino, si svolgerà la Fiera dei Canestri; il territorio si mette in mostra e l'intera area sarà invasa dagli espositori locali, collezionisti, artisti e artigiani. Non mancheranno cesti in vimini di vario genere e forme, fiaschi, cornici, quadri, canestri realizzati con dedizione, testimonianza dei lavori di un tempo e del mestiere contadino del colle. Il mercatino artigianale è l'appuntamento dedicato all'artigianato, è un occasione per tutti gli artigiani della città per valorizzare i prodotti locali e far conoscere i numerosi talenti che realizzano magnifici manufatti. Ai piedi della Rocca dei Papi, in piazza Urbano v, si svolgerà la fiera merci prevista per l'intera giornata. Alle ore 10 l'appuntamento è con la rievocazione storica della colazione Casenga con assaggi di formaggi, prosciutto, pizza e ricotta, mentre alle ore 18 la Banda Cittadina offrirà una rassegna dei brani popolari musicali legati alle tradizioni della città.
Chi fu San Bartolomeo? i vangeli sinottici lo chiamano Bartolomeo, e in quello di Giovanni è indicato come Natanaele. Due nomi comunemente intesi il primo come patronimico (BarTalmai, figlio di Talmai, del valoroso) e il secondo come nome personale, col significato di "dono di Dio". Da Giovanni conosciamo la storia della sua adesione a Gesù, che non è immediata come altre. Di Gesù gli parla con entusiasmo Filippo, suo compaesano di Betsaida:
"Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazareth."Basta questo nome - Nazareth - a rovinare tutto. La risposta di Bartolomeo arriva inzuppata in un radicale pessimismo:
"Da Nazareth può mai venire qualcosa di buono?."L'uomo della Betsaida imprenditoriale, col suo "mare di Galilea" e le aziende della pesca, davvero non spera nulla da quel paese di montanari rissosi. Ma Filippo replica ai suoi pregiudizi col breve invito a conoscere prima di sentenziare: "Vieni e vedi". Ed ecco che si vedono: Gesù e NatanaeleBartolomeo, che si sente dire:
"Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità."Spiazzato da questa fiducia, lui sa soltanto chiedere a Gesù come fa a conoscerlo. E la risposta ("Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico") produce una sua inattesa e debordante manifestazione di fede:
"Rabbi, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!."Quest'uomo diffidente è in realtà pronto all'adesione più entusiastica. Troviamo poi Bartolomeo scelto da Gesù con altri undici discepoli per farne i suoi inviati, gli Apostoli. Poi gli Atti lo elencano a Gerusalemme con gli altri,
"assidui e concordi nella preghiera."E anche per Bartolomeo (come per Andrea, Tommaso, Matteo, Simone lo Zelota, Giuda Taddeo, Filippo e Mattia) dopo questa citazione cala il silenzio dei testi canonici. Ne parlano le leggende, storicamente inattendibili. La leggenda di san Bartolomeo è ricordata anche nel Giudizio Universale della Sistina: il santo mostra la pelle di cui lo hanno "svestito" gli aguzzini, e nei lineamenti del viso, deformati dalla sofferenza, Michelangelo ha voluto darci il proprio autoritratto
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