domenica, novembre 28, 2010

Violenza sulle donne, cifre record

Sono 870 i casi di violenza subiti dalle donne in provincia di Viterbo nel 2009, venuti a conoscenza del centro di ascolto e aiuto Erinna. Sono queste le cifre rese note dagli operatori dello stesso centro di ascolto, una associazione che a Viterbo si occupa da anni di offrire accoglienza, ascolto, assistenza e protezione a tutte le donne che, in provincia e fuori, subiscono violenza e hanno bisogno di aiuto di tipo relazionale, legale o logistico. Per i casi di estrema gravità, "Erinna" si sta attivando per istituire un fondo di emergenza che permetta tempestivamente di fornire un intervento immediato. Quanto ai dati, è pressochè certo che il numero delle violenze sessuali, fisiche, psicologiche ed economiche effettivamente avvenuti siano stati molti di più, visto che spesso - per non quasi sempre - chi vive questo incubo non trova il coraggio di uscire allo scoperto per denunciare il proprio aguzzino. Nella stragrande maggioranza dei casi a compierli sono infatti uomini che vivono sotto lo stesso tetto: mariti, fidanzati, padri e figli delle vittime. Non mancano i datori di lavoro e colleghi.
"Tra le donne che si rivolgono a noi - dicono le volontarie di Erinna, costituita dieci anni fa - ci sono ragazzine e ultrasettantenni. Quando accettano il colloquio hanno già alle spalle lunghi periodi di sofferenza e di soprusi subite in silenzio. Se si riuscisse a calcolare si singoli episodi arriveremmo a qualche decina di migliaia."
In occasione dei primi 10 anni di attività, le volontarie di Erinna hanno pubblicato un volume che raccoglie i dati sulla realtà locale.
"Fortunatamente - aggiungono - il numero delle donne vittime di stupri, violenze e abusi che accettano di avere un colloquio con noi aumentano di anno in anno. Poi, una volta fuori dall'incubo, si prodigano per convincere altre a farsi aiutare."
Erinna aderisce alla
"Carta della Rete Nazionale dei Centri antiviolenza e della Casa delle Donne"
, un'associazione che si ponte l'obiettivo di creare un insieme di principi in cui tutti i Centri e le Case si possano riconoscere nel rispetto delle differenze, delle realtà locali, della propria storia politica e di nascita

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