"non può esserci bagno che non sia purificatore e dimentico di Vladimiro Maiacoschi."Con la lirica, l'ispirazione e l'afflato se non boccai e pagaie (cui una volta bagnati, per buon senso in acqua, non si sa rinunciare), non mancheranno quindi: ruggiti di armi e macchine sociali. Gli autori di "p inaccadue o" hanno partecipato al festival poetico
"Editoria di Poesia (per piccina che sia)"svoltosi nell'estate 2010 a Nettuno. Documenterà la serata Dino Ignani, fotografo che ha tra l'altro ritratto numerosissimi poeti.
"Chi ha avuto l'occasione di ascoltare Dona Amati leggere in pubblico i suoi versi - si legge in una nota critica di Luca Benassi - ha sentito la forza di una poesia capace di evocare, stupire, emozionare, trovare la sua misura nel graffio e nel sussurro, nel silenzio della pausa, nel battere delle consonanti. Sono versi che danno il meglio nella vocalità della declamazione, trascinando chi ascolta in un mondo primordiale fatto di voce e danza, battito e suono, attraversando l'aria e facendola vibrare."L'evento è patrocinato dalla Terme dei Papi Spa di Viterbo. Le Terme si chiamano "dei Papi" soprattutto per l'intervento di un pontefice: Niccolò v, che trovò tale beneficio nelle cure dei suoi mali con queste acque, e nel 1450 fece costruire sul posto uno splendido palazzo, così da potervi soggiornare in caso di necessità. Quella costruzione dalle mura merlate, le belle finestre a croce e le sale ricoperte da grandi volte, si chiamò da allora il "Bagno del Papa". In seguito, Papa Pio II promosse altri lavori di ristrutturazione e ammodernamento dell'importante edificio termale
Corriere di Viterbo Mercoledì 29 Dicembre 2010
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