mercoledì, dicembre 29, 2010

La poesia approda tra le acque solfuree

Venerdì 31 dicembre, alle 17, la piscina monumentale delle Terme dei Papi ospiterà la performance di poesia,"P inaccadue O", ideata e curata da Ugo Magnanti. L'evento vede la partecipazione di: Dona Amati, Sara Davidovics, Iago, Serena Maffia, Ugo Magnanti, Gianni Piacentini. Nella poetica performativa del poeta nettunese, aperta al contributo di altri interessanti autori, è l'elemento acqua ad avere un ruolo e una sua rilevante presenza, peraltro collegata a varie antecedenze, come le letture "Acqua-Luna-Donna e oltre" e "Poesia sàlvati dalle acque", in cui uno dei richiami è quello relativo ad alcune proprietà peculiari dell'acqua, quali la capacità di attutire l'effetto acustico, o di distorcere le immagini alterando la forma dell'oggetto osservato, o del suono emesso. "p inaccadue o" è una immersione nelle tonificanti acque solfuree viterbesi con le voci autoriali a ridare spessore al corpo poetico performativo, in un evento congegnato come azione sensibile situata nell'ultima propaggine del tempo utile:in margine all'anno 2010. Probabilmente, come sostiene Cassiro Berdetti,
"non può esserci bagno che non sia purificatore e dimentico di Vladimiro Maiacoschi."
Con la lirica, l'ispirazione e l'afflato se non boccai e pagaie (cui una volta bagnati, per buon senso in acqua, non si sa rinunciare), non mancheranno quindi: ruggiti di armi e macchine sociali. Gli autori di "p inaccadue o" hanno partecipato al festival poetico
"Editoria di Poesia (per piccina che sia)"
svoltosi nell'estate 2010 a Nettuno. Documenterà la serata Dino Ignani, fotografo che ha tra l'altro ritratto numerosissimi poeti.
"Chi ha avuto l'occasione di ascoltare Dona Amati leggere in pubblico i suoi versi - si legge in una nota critica di Luca Benassi - ha sentito la forza di una poesia capace di evocare, stupire, emozionare, trovare la sua misura nel graffio e nel sussurro, nel silenzio della pausa, nel battere delle consonanti. Sono versi che danno il meglio nella vocalità della declamazione, trascinando chi ascolta in un mondo primordiale fatto di voce e danza, battito e suono, attraversando l'aria e facendola vibrare."
L'evento è patrocinato dalla Terme dei Papi Spa di Viterbo. Le Terme si chiamano "dei Papi" soprattutto per l'intervento di un pontefice: Niccolò v, che trovò tale beneficio nelle cure dei suoi mali con queste acque, e nel 1450 fece costruire sul posto uno splendido palazzo, così da potervi soggiornare in caso di necessità. Quella costruzione dalle mura merlate, le belle finestre a croce e le sale ricoperte da grandi volte, si chiamò da allora il "Bagno del Papa". In seguito, Papa Pio II promosse altri lavori di ristrutturazione e ammodernamento dell'importante edificio termale
Corriere di Viterbo Mercoledì 29 Dicembre 2010

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