"Le festività appena trascorse - spiega Giuseppe, responsabile di un grande negozio d'abbigliamento in via Garbini - sono state positive, ma non propriamente eccellenti, in termini di vendite. Con qualche titubanza abbiamo appreso che la data d'inizio dei saldi sarebbe stata il 6 gennaio. Scegliere proprio l'Epifania come giorno di partenza poteva rivelarsi un'arma a doppio taglio con una possibilità di riuscita pari al 50%. Fortunatamente la risposta degli acquirenti è stata buona e per la Befana le vendite sono andate molto bene. Questo fine settimana ci aspettavamo un po' più di movimento ma, considerato che i ribassi dureranno ben 6 settimane, ci auguriamo che le persone possano venere a scaglioni per evitare la ressa del primo fine settimana di ribassi."Commenti dello stesso tenore anche da Alessia e Cristina commesse in negozi d'abbigliamento di corso Italia che, nonostante confermino il pienone dello scorso giovedì, rimangono con i piedi per terra e alle domande rispondono con un secco:
"Le vendite la mattina sono sempre più fiacche, staremo a vedere nel pomeriggio."
Uno shopping che, considerata la crisi, è sicuramente all'insegna dell'oculatezza e indirizzato al necessario anziché al superfluo: i negozi più gettonati si confermano, anche quest'anno, quelli d'abbigliamento con picchi di vendite registrati finora in capi d'intimo e vestiario per bambini. Una prima settimana di sconti che, mentre nella capitale ha fatto veramente prendere d'assalto i negozi , a Viterbo è stata segnata più da tanta folla in centro che non da grandi acquisti
Elisa Conti
Corriere di Viterbo Lunedì 10 Gennaio 2011
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