"Salire sul podio come atto conclusivo di una gara sottende quella corsa agli armamenti che da sempre caratterizza la nostra ed ogni società 'civile' impegnata nell'allestimento di eserciti e mezzi di distruzione. L'opera narra la peggiore decadenza della ragione: nell'arte della guerra, chi provoca più morte sale sul podio ed è campione. In un gioco dove in realtà si perde sempre."Proprio questa opera sarà oggetto di una interessante novità per l'arte contemporanea, "Open Space": un cantiere di restauro, aperto al pubblico all'interno della galleria Art-up. In collaborazione con la facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell'Università della Tuscia il restauro avverrà sui 3 ordigni bellici che compongono l'opera "La Gara", al fine di fermarne il degrado materico in atto, pur mantenendone tutte le caratteristiche estetiche.
Al cantiere didattico lavoreranno alcuni studenti universitari (tirocinanti e tesisti) con lo scopo di individuare e applicare le metodologie d'intervento più idonee per garantire all'opera una buona conservazione nel tempo. Un'impresa difficile, visto che i materiali utilizzati dall'artista non rientrano tra quelli di tipo convenzionale. Il progetto verrà realizzato grazie alla partecipazione di: associazione culturale Art-up; Ulderico Santamaria (docente di Scienza e Tecnologie dei Materiali); Patrizia Mania (critica d'arte e docente di Storia dell'arte contemporanea); il restauratore Emanuele Ioppolo; l'artista Pasquale Altieri; la laureanda Giovanna Romano. L'intero evento è stato ideato e realizzato da Marina Ioppolo e Fabio Vincenti. La mostra e il cantiere di restauro resteranno aperti dal lunedì al sabato con orario 17-20 fino al 2 marzo.
Per appuntamento tel. 0761.091142
Corriere di Viterbo Giovedì 17 Febbraio 2011
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