venerdì, marzo 04, 2011

Quel Fotovoltaico che fa ombra …

Duemila ettari di pannelli fotovoltaici rischiano di coprire i terreni agricoli della Tuscia. Un pericolo che potrebbe essere limitato dal "Decreto Romani" che ieri è stato votato dal consiglio dei ministri, dopo giorni di aspre polemiche. Il punto sostanziale del decreto prevede la riduzione degli incentivi del 22 per cento a partire dal mese di giugno. Inoltre sui terreni agricoli sarà possibile produrre al massimo 1 Mw di energia fotovoltaica e utilizzare per gli impianti di produzione non più del 10% del terreno coltivabile. Limitazioni consistenti che le associazioni ambientaliste, il centrosinistra e alcune associazioni di categoria hanno accolto con estrema criticità.
"a rimetterci, è l'intera filiera delle energie rinnovabili: un sistema di piccole imprese che, negli ultimi anni, ha prodotto ricchezza e posti di lavoro"
, dichiara la presidente della Cna, Luigia Melaragni.
"Il taglio retroattivo dei certificati verdi per l'eolico, le forti limitazioni per il fotovoltaico in agricoltura, la riduzione degli incentivi oltre all'incertezza normativa per i futuri investimenti sono alcune delle criticità emerse che fermano un mercato in forte crescita"
, commenta invece l'associazione degli Ecologisti democratici della Tuscia. Ovviamente il fotovoltaico è una importante risorsa per il paese ed una forma di produzione energetica da fonti rinnovabili, compatibile con l'ecosistema. Ma non è detto che tutto ciò che viene definito "eco" poi alla fine sia buono per il territorio. La provincia di Viterbo è terra le prime nelle graduatorie italiane ed europee per la produzione di energia da impianti fotovoltaici. A Montalto di Castro è stato attivato dall'Enel il più grande impianto fotovoltaico d'Europa.
"Ad oggi - dice l'assessore provinciale all'ambiente, Paolo Equitani -, tra impianti realizzati e richieste inoltrate alla provincia 2mila ettari di territorio saranno coperti da pannelli. l'80% di queste aree sono zone agricole. Credo che la Tuscia abbia fornito il suo importante apporto per la produzione energetica da fonti rinnovabili. Continuare in questo modo significa deturpare il territorio. Per questo accolgo con soddisfazione la decisione del consiglio dei ministri che non va ad intaccare quelle che sono le prospettive europee, ma limita il proliferare dannoso e la speculazione sulla realizzazione degli impianti fotovoltaici."
Anche lo stesso sindaco di Viterbo, Giulio Marini, alla vigilia dell'approvazione del decreto aveva evidenziato come:
"La provincia si abbondantemente martoriata dal proliferare di impianti fotovoltaici, per questo sono favorevole alle limitazioni che verranno imposte dal nuovo decreto elaborato dal ministro per lo sviluppo economico, Paolo Romani."

Intanto sul problema del fotovoltaico cresce l'attenzione anche delle organizzazioni sindacali che per la prossima settimana, probabilmente martedì, stanno organizzando un'assemblea pubblica per affrontare l'argomento degli impianti fotovoltaici. Ora si attende che la stessa Regione Lazio preveda delle limitazioni

Gabriele Anselmi
Corriere di Viterbo Venerdì 4 Marzo 2011

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