giovedì, marzo 03, 2011

Viterbo capitale del turismo sociale

"Viterbo capitale del turismo sociale" : lo slogan degli scorsi anni è prossimo a divenire realtà. Dopo il successo delle edizioni passate torna la Btsa (Borsa turismo sociale e associato). Presentata ieri mattina presso il Caffè Schenardi, la manifestazione interesserà il capoluogo dal 3 al 6 marzo prefiggendosi lo scopo di promuovere e commercializzare un prodotto, il turismo sociale e associato, che muove ogni anno milioni di persone con diversi miliardi di fatturato. Un turismo tutt'altro che povero e soprattutto d'eccellenza che per tre giorni metterà in vetrina il territorio in materia d'arte, natura, enogastronomia e termalismo.
"Sono ormai tre anni che la manifestazione si svolge a Viterbo - ha detto Vincenzo Peparello, presidente del Cat (centro assistenza tecnica sviluppo imprese) - e abbiamo registrato un crescendo in termini di qualità. Attendiamo l'arrivo di 100 buyers, di cui 20 provenienti dai circuiti internazionali di Germania Regno Unito e Polonia. La forza di questa manifestazione procede parallelamente al fenomeno dei "buoni vacanza". Sono 6400 le aziende accreditate per fornire disponibilità alle famiglie. Un'azione che si prefigge l'obiettivo di destagionalizzare il turismo affinché si abbia un duplice risvolto: permettere ai nuclei familiari a basso reddito di fare vacanza e andare incontro alle richieste degli operatori che vedono concentrare il lavoro di un anno in soli due mesi estivi."
Nell'ambito della manifestazione, domani, presso la sala Regia di palazzo Priori, sarà presentato il terzo rapporto nazionale sul turismo sociale, di cui Peparello ha dato qualche anticipazione.
"Il Lazio torna a primeggiare per numero di arrivi - ha spiegato il presidente - e, nonostante la 'parte del leone' la faccia la capitale, anche le altre provincie hanno registrato dati positivi. Rispetto al 2009, Viterbo ha, infatti, censito un +5%: dato importante considerati gli strascichi della crisi. Diminuzione attenuata, rispetto alle alte città, anche in termini di permanenza nelle strutture ricettive."
Compatti nel sostenere il progetto anche Confindustria, Confesercenti e Confcommercio.
"Turismo prima industria della Regione"
: queste le parole del presidente del Lazio Renata Polverini, riprese da Roberto Rajata.
" L'auspicio - ha commentato il coordinatore della consulta regionale per il turismo di Confindustria Lazio - è che lo slogan possa trovare applicazione concreta. Roma è ormai satura sotto questo punto di vista e il turismo di qualità può e deve avere come oggetto le nostre province che celano tesori dal valore inestimabile."
Risultati ottenibili solo attraverso un lavoro sinergico tra i vari enti istituzionali, ne è certo il presidente della camera di commercio Ferindo Palombella che ha dichiarato:
"Lo scopo comune è quello di esportare i prodotti in cui la Tuscia eccelle, di aprire la strada ai mercati nazionali e internazionali e scongiurare l'ipotesi di un mero autoconsumo."
Risposta di partecipazione per le imprese turistiche della provincia più che positiva: dalle 64 del 2010, si è infatti passati alle 71 dell'attuale edizione che prenderanno parte al workshop al Pianeta benessere previsto per il 4 marzo

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