martedì, luglio 26, 2011

Al teatro antico di Ferento Don Chisciotte danza sulle punte

Torna la danza al teatro antico di Ferento. Questa sera, alle 21,15 per la stagione promossa dalla Provincia di Viterbo e organizzata da Consorzio Teatro Tuscia, presieduto da Patrizia Natale e Unindustria Confindustria Viterbo, presieduta da Domenico Merlani, in scena "Don Chisciotte" nella sua versione più classica, con le musiche di Ludwig Minkus e le coreografie, inimitabili, di Marius Petipa. Blasonatissima la compagnia che porterà in scena questo capolavoro, il Balletto del Teatro dell'Opera della Macedonia: d'altra parte "Don Chisciotte", brillante commedia in punta di piedi ispirata alle avventure cavalleresche del personaggio creato da Cervantes, fa parte del repertorio storico della compagnia. Unica concessione al clima estivo, la versione, sarà più snella di quella tradizionale. Pur pensata per un pubblico di oggi, questa versione del Don Chisciotte non mancherà di proporre tutti i brani più celebri del balletto di Petipa, che ha come protagonisti i due giovani innamorati Kitri e Basilio, che solo con l'aiuto di Don Chisciotte, eternamente in lotta contro convenzioni e mulini a vento, riusciranno a coronare il loro sogno d'amore. Dunque alteatro di ferento si vedranno la variazione di Kitri del primo atto, il duetto con Basilio, le seguidillas, gli amici con le loro variazioni, i toreri e la scena della danzatrice di strada, il brillante Grand Pas del terzo atto e il finale festoso con l'intera compagnia. Il tutto con i bellissimi costumi e le scenografie originalissime, che sono parte della fama che circonda il Balletto del Teatro dell'Opera della Macedonia.

Il Don Chisciotte è sempre stato banco di prova delle étoiles più famose. Per questo interpreti principali nell'antico teatro saranno Dinu Tamazlacaru e Iana Salenko, primi ballerini dello Staats Ballet Berlin, spesso ospiti del Balletto del Teatro dell'Opera della Macedonia. I due considerano questa coreografia di Petipa il loro cavallo di battaglia, unendo nella loro interpretazione affiatamento, tecnica, virtusismo, stile e profondità interpretativa. D'altra parte è prassi della compagnia macedone - nata circa sessant'anni fa e con un repetorio che si è via via ampliato fino a comprendere le più importanti opere del balletto classico - ospitare, insieme ai suoi 55 ballerini permanenti, etoile di fama internazionale, come per questo Don Chisciotte. E Dinu Tamazlacaru è sicuramente un interprete eccellente e di grande versatilità, in grado di esprimersi con eguale preparazione e bravura tanto nel repertorio classico quanto in quello contemporaneo. Anche Iana Salenko, prima ballerina a Berlino, è interprete raffinata ed efficace del repertorio classico. Spesso ha danzato in coppia con Tamazlacaru proprio nel Don Chisciotte. L'arte del balletto esiste in Macedonia dai primi decenni del ventesimo secolo ed è strettamente collegata alla nascita di gruppi teatrali caratterizzati da cori e ensemble strumentali. Fu proprio con la fondazione di una scuola musicale a Skopje nel 1910 che si ebbero le prime performance di opere quali Cavalleria Rusticana, i pagliacci, Carmen, La Traviata e il Faust. Fu subito dopo la seconda guerra mondiale che la spinta creativa degli artisti Macedoni diede una svolta ulteriore all'Opera e soprattutto al Balletto. Dopo le prime esibizioni nella Traviata fa la sua comparsa sulle scene del Teatro Macedone Walpurgis Night a cui fecero poi seguito tutte le altre grandi produzioni del repertorio classico. Il Balletto Macedone trae le sue origini dagli sforzi di generazioni di ballerini, insegnanti, maestri ripetitori e coreografi che sviluppando la tradizione di quest'arte l'hanno resa una parte della cultura del paese di grande originalità ed autonomia

Corriere di Viterbo Martedì 26 Luglio 2011

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