Venerdì prossimo, 2 settembre, alle 21,30, in piazza San Lorenzo, nella cornice compresa tra la Cattedrale e il Palazzo Papale, torna "La Contesa", la rievocazione storica inserita nel cartellone delle "Veglie Francigene" 2011. Le "Veglie Francigene" prevedono un cartellone con oltre 40 date da giugno fino a ottobre, per rendere l'estate densa di emozioni e di cultura con un calendario ricco di eventi culturali, rievocazioni storiche, mostre, convegni che valorizzano l'antica Via Francigena. Esse tornano ad evocare tutto il fascino del Medioevo e dei suoi paesaggi più suggestivi: dalla Liguria, al Lazio fino alla Puglia, da Nord a Sud attraversano un palcoscenico naturale dal forte potere evocativo. Le "Veglie Francigene" sono organizzate dall'associazione Attuttambiente e sono promosse da questa edizione anche dalla Feisct (Federazione Europea Itinerari Storici, Turistici e Culturali), associazione di promozione sociale che ha lo scopo di promuovere il patrimonio culturale e storico del territorio,contribuendo quindi ad un miglioramento della qualità dell'offerta turistica e valorizzando il patrimonio culturale e storico locale. Anche attraverso i momenti di animazione si conferma la crescente volontà di pellegrini, turisti ed amministratori di rivitalizzare l'antico percorso. La Veglia è un momento di spettacolarità che attrae turismo ma ha anche l'importante funzione di far conoscere alle persone il Medioevo e cosa significa essere pellegrino oggi. I luoghi più suggestivi della Via Francigena aprono le porte a chi vorrà ascoltare e carpire i segreti e le radici della nostra storia, della nostra cultura, e lasciare che teatranti, attori, scrittori ci svelino le pagine più intime della Via Francigena: un programma diverso in ogni località ma sempre al calare della sera per riunire cittadini e turisti lungo la storica via insieme ai pellegrini che la percorrono, intrattenendoli con cene, concerti, spettacoli e iniziative culturali. "La Contesa" sarà quindi lo spettacolo che nel cartellone nazionale, presentato a Firenze lo scorso 22 giugno, illustrerà agli ospiti un brano della storia della città di
Viterbo, nel periodo che la vide fulgente nei fatti che contrapposero il Papa all'Imperatore Federico II nel suo disegno politico e militare per assicurarsi l'egemonia del territorio italiano. Nella rievocazione storica si ricorda l'atto finale della lotta: lo spirito di indipendenza della Città di
Viterbo che si conclude nell'ultima giornata dell'assedio del 10 novembre 1243. Dopo mesi di strenua lotta, quando ormai si stava per concludere con la resa della città, un gruppo di ardimentosi riuscì, attraverso vie segrete dei sotterranei cittadini, a recarsi alle spalle degli assedianti e dar fuoco al loro accampamento. Il fuggifuggi generale mise a repentaglio la vita dello stesso Imperatore, che scappando lanciò il suo anatema contro la "proterva città" che non era riuscita a sottomere. Oggi con lo spettacolo del 2 settembre si riaccende la lotta tra gli armati nella loro dura resistenza, ma l'attualità prevede ben presto la sfida non più tra le spade ma tra le bandiere di cui il gruppo viterbese "Sbandieratrici" è il portacolori cittadino. La rievocazione storica "La Contesa" è eseguita dal gruppo dei Figuranti omonimo, dalle Sbandieratrici edal Gruppo Storico-Musicale. É animato dalle danzatrici del "DanceroStudio", con le coreografie di Cinzia Ana Cotejosa e Rita Proietti Gretti, interpretando le canzoni e le musiche dei maestri Giorgio Sdinami e Gianfranco Pirroni e dal cantante Gianmarco Piccini. Quest'anno si ha la partecipazione del gruppo istrioni medievale "i Fili de le Pute", con Ser Andrea de li Romani Castri, Ser Fabricio de le Casette e Madonna Caterina de Verulae, oltre al
"Magister Zecchiere de familia Guglielmi."
Naturalmente in ricordo de la Via Francigena si accoglierà l'arrivo del pellegrino Romeo Massimiliano Vinci. A dirigere i movimenti sarà il Maestro di Piazza in personificato da Giancarlo Bruti, autore dei testi ed interprete della figura storica di Lanzillotto, antico cronista della storia viterbese. L'anima conduttrice sarà la figura di Frisigello, nobile immagine di giullare viterbese
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