giovedì, ottobre 30, 2008

Antiquaria cambia location

Antiquaria, giunta alla XXVIII edizione, quest'anno cambia location preferendo l'ex tribunale,il prestigioso palazzo di Piazza Fontana Grande, al centro espositivo della Fiera di Viterbo.
La nuova collocazione della mostra-mercato suscita grande curiosità.
"La scelta del convento dei Carmelitani Scalzi (l'ex tribunale) come nuova sede - spiegano gli organizzatori Nadia Suriano e Stefano Labellarte - ha avuto innanzitutto lo scopo di dare un tocco di classe in più alla mostra rendendo l'ambiente più accogliente di quello offerto dal centro fieristico."
I pezzi d'antiquariato esposti nelle diverse sale, infatti, sembrano trovarsi proprio al posto giusto, come se fossero parte integrante dell'arredamento del palazzo e non semplicemente merce da vendere.
Il fatto stesso che ci si trovi in un luogo chiuso e raccolto, inoltre, permette al visitatore di percepire un'atmosfera di maggiore intimità che probabilmente fa apprezzare ancor di più la bellezza degli oggetti.
Ma le difficoltà derivate da questa nuova idea non sono state poche: la maggioranza degli espositori è concorde nel sostenere che lo sforzo necessario per l'allestimento e il trasporto dei prodotti è stato maggiore rispetto agli anni precedenti.
Deborah Pasino, una delle proprietarie degli stand, sottolinea le complicazioni dovute alla mancanza di un parcheggio adeguato sia per quanto riguarda il carico e lo scarico della merce, sia per l'afflusso della clientela che è condizionata dall'impossibilità di raggiungere agevolmente la mostra in automobile.
"Una delle soluzioni - suggerisce la signora Pasino - potrebbe essere quella di mettere a disposizione dei clienti una navetta a ciclo continuo che colleghi i maggiori parcheggi di Viterbo alla sede dell'evento."
C'è anche chi, come Roberto Gallo, pur apprezzando l'ambiente prestigioso, teme che il visitatore possa sentirsi in qualche modo a disagio nel palazzo perché lo considera un sito meno familiare oppure che sia spinto a partecipare alla manifestazione solo per visitarlo senza dare troppa importanza ai pezzi esposti.
Tuttavia il bilancio generale dei primi giorni d'apertura sembra essere positivo e i visitatori, sottolinea Marzio Scinelli, sono numerosi anche se pochi di loro vengono con l'intenzione di acquistare.
La crisi economica d'altronde è visibile in ogni settore e quello dell'antiquariato non può certo esserne escluso.
É anche vero, però, che chi si interessa di arte e di collezionismo di solito può permetterselo e non smette di acquistare questo genere di articoli.
Gli organizzatori, in particolare l'architetto Labellarte, pur rendendosi conto delle difficoltà sono convinti che questa scelta del palazzo abbia avuto grande successo perché ha deciso di puntare più sulla qualità che sulla quantità degli oggetti in mostra.
L'edificio, infatti, pur arrivando a coprire circa 3000 metri quadrati, non ha permesso di ospitare un numero troppo elevato di espositori a causa dell'ampiezza limitata di alcune stanze, meno facili da allestire rispetto ad un padiglione fieristico, ma ha fatto sì che si puntasse ad una selezione ben precisa del materiale da esporre.
"L'ambientazione poi - ricorda Labellarte - richiama senza dubbio quella di Palazzo Papale, sede della mostra molti anni fa."
Davvero imperdibili i pezzi unici di diverse collezioni: i gioielli d'epoca di Rosella Aloisi, le stampe esposte da Lucia Furlanetto e ancora maioliche, tavoli e quadri tra i quali la particolarissima veduta di Montecarlo degli anni ‘20 presentata da Giorgio Giorgi che mostra una città completamente diversa dall'immagine odierna, riscoprendo un vecchio golfo ormai riempito di sabbia per fare spazio alle nuove costruzioni.
Un insieme, dunque, di splendidi oggetti che possono godere di una cornice altrettanto bella e suggestiva.

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