Un quadro idilliaco con l'Amministrazione regionale e comunale, come dire, a braccetto. É suggestivo affacciarsi sul nuovo ponte per ammirare quello antico ancora intatto, lì quasi per ironia del tempo.
E l'augurio è che al più presto venga liberato dalle erbacce e restaurato. Fa una certa impressione passeggiare sopra il nuovo ponte che si presenta molto più monumentale di prima.
Ha infatti due corsie e un'ampiezza di circa 17 metri, una decina dei quali calpestabili. Può sopportare pesi illimitati ed è stato progettato in vista di un allargamento della strada che unisce Viterbo a Castel d'Asso.
Il collaudo da parte della Regione viene confermato per il 30 ottobre e già dopo il taglio virtuale del nastro, si spera che la sera stessa possa essere transitabile con le auto e i mezzi pesanti.
Adesso che sono tutti presenti, si possono finalmente svelare alcuni arcani legati ai lavori, motivo di "bollore", tra i residenti.
Intanto, perché i lavori si sono protratti da fine giugno fino ad ottobre?
"i lavori - risponde Giulia Arcangeli in veste di ingegnere che ha seguito con attenzione la messa in opera del ponte - prevedevano tre fasi successive, tra le quali era necessario attendere un lasso di tempo per far maturare il cemento armato.sì, anche se il manto sarà steso solo dopo un periodo di assestamento, altrimenti alla prima pioggia si potrebbero formare dei rigonfiamenti.
Inoltre sono state fatte in laboratorio delle prove di sforzo e alla prima data utile per l'espletamento delle pratiche del genio civile, abbiamo stabilito il collaudo.
Il ponte alla fine di ottobre sarà consegnato dalla Regione al Comune. Ma sarà percorribile? "
L'asfalto e le barriere, oltre che le segnaletiche, saranno di competenza del Comune, in quanto lavori considerati di manutenzione.
Ma l'importante è che sarà percorribile
". Come mai un ponte così maestoso? "Le motivazioni sono molteplici - aggiunge il direttore dei lavori Antonio Sansoni, dell'assessorato all'Ambiente della Pisana -.
Intanto in previsione di una strada più larga abbiamo stabilito di fare un ponte più grande. Un primo progetto prevedeva materiali prefabbricati ma in corso d'opera abbiamo pensato a materiali più resistenti.
Infatti non vanno sottovalutati i calcoli fatti sui modelli matematici per garantire la resistenza. Soprattutto la capienza del fiumiciattolo, è destinata a crescere tra i cambiamenti climatici, le piogge invernali e gli scarichi.
Può raggiungere una portata di migliaia di metri cubi d'acqua". Come salvaguardare il ponte antico? "Attraverso un sistema idraulico, creeremo come una scogliera per limitare l'erosione dell'antica struttura e nel contempo anche le fondamenta del nuovo attraversamento".
Intanto il consigliere comunale Umberto Fusco spiega di avere preso accordi con l'assessore provinciale ai Lavori pubblici, Antonio Rizzello per allargare e migliorare la strada delle Terme.
Nella pentola bolle un potenziamento di questa zona periferica di Viterbo che tanto offre tra terme ed evidenze archeologiche.
Ieri il primo concreto passo è stato fatto. La Pisana ha consegnato a palazzo dei Priori le "chiavi" del nuovo ponte. Adesso non resta che fare il conto alla rovescia.
Nessun commento:
Posta un commento