lunedì, ottobre 27, 2008

Necessaria ristrutturazione per la cupola di Santa Margherita

La terza cupola d'Italia versa visibilmente in pessime condizioni. La Cattedrale di Santa Margherita, duomo di Montefiascone, in effetti appare ormai notevolmente lesa dagli agenti atmosferici e dall'incuria degli ultimi anni.
Per non parlare dei ponteggi che la circondano e che ne impediscono la visione. Sia il parroco che il comune di Montefiascone, nella persona dell'assessore Vincenzoni, non si assumono responsabilità sulla condizione della chiesa.
"Con i soldi della ‘bussoletta' afferma don Agostino Ballarotto, non possiamo certo ristrutturare la cattedrale.
L'ultimo contributo fornitoci dalla Regione nel 2006, (pari a circa 300 mila euro), non è stato assolutamente sufficiente al recupero ed alla totale ristrutturazione dell'esterno di Santa Margherita."
"La ditta che ci fornisce l'affitto dell'impalcatura - spiega il parroco - nell'ultimo periodo non ci sta più chiedendo l'affitto della stessa, anche perché è consapevole della mancanza di fondi."
I lavori intorno alla chiesa sono in effetti fermi da circa due anni, ma la cupola ed i campanili nello specifico, avrebbero invece bisogno di un mantenimento costante.
Una struttura di tale prestigio e bellezza non può essere abbandonata a se stessa. La cupola di Santa Margherita per diametro è infatti una tra le più grandi esistenti: terza in Italia dopo quella di San Pietro e quella di Santa Maria in Fiore a Firenze.
C'è addirittura chi considera la cupola del Brunelleschi una volta ottagonale ed in tal caso il duomo di Montefiascone dovrebbe essere considerata la seconda cupola della nazione.
Davvero un bel record per un piccolo paesino di provincia per il quale tale monumento dovrebbe in effetti rappresentare un incentivo al turismo.
Il parroco della cattedrale, don Agostino, lancia un
"appello alla regione, allo Stato ed alla Chiesa, affinché Santa Margherita possa essere ristrutturata e conseguentemente di nuovo ammirata."
"Occorre - continua don Agostino - sensibilizzare sia la comunità civile che quella religiosa. É interesse anche della cittadinanza falisca che la chiesa torni allo splendore che la caratterizzava anni fa.
Speriamo anche in un aiuto da parte del comune, poiché sebbene se si tratti di un bene ‘religioso', l'intero paese può comunque beneficiare della maestosità della cattedrale."
É auspicabile che l'intervento di restauro del duomo di Montefiascone venga effettuato nel minore tempo possibile, anche perché più mesi trascorreranno e maggiori saranno i danni ed i lavori da compiere, con il conseguente aumento delle spese

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