mercoledì, novembre 05, 2008

Bagnoregio rende omaggio a Bonaventura Tecchi

Un ricordo vivo a quarant'anno dalla sua scomparsa per un uomo che ha amato la sua terra. Così Bagnoregio ha reso omaggio, per iniziativa del Comune e della Provincia di Viterbo, a Bonaventura Tecchi con un convegno introdotto dal sindaco di Bagnoregio, Erino Pompei e una relazione su
"Bonaventura letterato- amministratore"
dell'assessore alla cultura della Provincia, Renzo Trappolini.
Tecchi è uno dei massimi romanzieri cattolici del ‘900. Vissuto per lungo tempo anche in Germania e Boemia, fu forse il più insigne germanista del secolo, docente universitario a Padova e Roma, direttore del Gabinetto scientifico e letterario G.p.
Viesseux di Firenze.
"Venivo dal mondo cattolico e gli scritti di Bonaventura Tecchi mi accompagnavano nelle incertezze della prima giovinezza"
- ha detto, tra l'altro, Trappolini, ricordando gli anni Sessanta - Nominato membro effettivo della Deputazione provinciale, con Decreto prefettizio, nel 1944, Tecchi fu confermato nel 1948.
Lasciò l'incarico nel 1951. Due requisiti importanti, all'epoca, quello dell'impegno sociale e quello della cultura. Ad amministrare la Provincia c'erano con lui, gli artisti Cesetti, Ludovisi e Signorelli.Con Giuseppe Cesetti, Tecchi, il 25 agosto 1945, sostenne
"la necessità che al poeta Vincenzo Cardarelli, sia prestata adeguata assistenza nelle presenti sue difficili circostanze. Fu deciso un contributo di 10 mila lire, con prelevamento dall'articolo 94 del bilancio "assistenza e beneficenza". Una legge Bacchelli ante litteram."
Trappolini ha tratteggiato la figura di Tecchi nella veste di esponente politico, che, tra i primi, parlò della necessità di un'Europa unita inoltrandosi nel tema del convegno:
"Identità di una terra antica: Bonaventura Tecchi, la Tuscia, l'Europa."
Un incontro di grande interesse quello di Bganoregio in cui la figura di Tecchi è stata ricordata anche dal punto di vita dell'impegno religioso, da cattolico quale era (il ricordo del vescovo di Viterbo, Lorenzo Chiarinelli).
Le altre relazioni sono state del presidente dell'Istituto Studi germanici, Paolo Chiarini, dal preside della facoltà di Lingue dell'Università di Bologna, Alberto Destro; da Laura Desideri del Gabinetto Viesseux e da Michelina Tecchi, presidente del Centro Studi Bonaventuriani, fondato dallo zio, e custode delle sue memorie.
Oltre alle letture dalle opere dello scrittore sono state affidate all'attrice Dunia Batoli altri interventi di Luigi Martellini, docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea all'Università della Tuscia e Paola Cagiano de Azevedo, del ministero dei Beni culturali con relazione finale di Alberto Raffaelli, docente di Lingua e letteratura italiana all'Università di Avignone.

Nessun commento:

Posta un commento