domenica, novembre 16, 2008

Escursione Oggi sui Cimini con Archeotuscia

L'autunno e i suoi paesaggi immersi nella bruma, è un incanto sui Monti Cimini. É possibile compiere escursioni e visite. Numerose le proposte per questo periodo. Quella di stamani è di Archeotuscia, associazione onlus di Viterbo, sorta nel 2005 per iniziativa di alcuni studiosi ed appassionati dei settori archeologico, artistico, monumentale ed ambientale che da anni si occupavano singolarmente di ricerche ed esplorazioni sul territorio della provincia.
In programma (partenza ore 8,30 da piazza Crispi) una escursione a Soriano nel Cimino per la visita al "Sasso del Predicatore" nella Selva di Malano ed al Pagus di Poggiolungo.
All'interno della Selva di Malano situati ruderi della città etrusco-romana di Corviano, vasta zona situata alla sinistra del torrente Martelluzzo, raggiungibile seguendo una traversa della ss.
Ortana, posta all'altezza del km 12. Questo luogo fu abitato fin dalla Preistoria, come attestano le numerose e ancora visibili case ipogee poste su pareti tufacee, i fondi di capanna delle età Neolitica e Villanoviana, i resti di mura megalitiche e le pestarole (massi con incavi poste a differente altezza in cui venivano pigiate le uve o raccolto il mosto).
Il rudere del castello mostra, nella parte ovest, resti di mura etrusche in opera quadrata incorporate nella cinta difensiva.
Poco più avanti, lungo il crinale che si volge al torrente, si affacciano i vani di numerose case ipogee scavate nel peperino.
Si compongono di due o tre ambienti e ricevono aria da grandi finestroni ricavati all'esterno della parete rocciosa.
Sparse per il pianoro, vicino ai resti di una chiesa alto-medioevale, ci sono tombe a fossa coperte da lastroni di peperino.
La tipologia di queste sepolture è particolare in quanto la roccia nella quale sono ricavate è stata sagomata a forma umana, ed è questa una peculiarità della zona.Da non perdere,quindi, una visita al Sasso del Predicatore.
É',infatti, secondo alcuni,un monumentale altare rupestre di origine etrusca, utilizzato per i riti divinatori, unico per concezione e dimensioni.
In effetti richiama alla mente il pulpito sopraelevato delle chiese. Non si sa se gli etruschi erano abituati alle prediche. Ma che erano abili ad esaminare le viscere degli animali sacrificati e ad osservare il volo degli uccelli, lo sappiamo da diverse fonti scritte.
Famoso in epoca romana era l'ordo lx haruspicum e per legge i rampolli dei princeps etruschi dovevano essere educati all'aruspicina.
Durante le guerre etrusco-romane non si muovevano gli eserciti senza il preventivo responso degli aruspici.
Per l'escursione si consigliano scarponcini da trekking, bastoni, torce elettriche ed un abbigliamento comodo.
Percorso facile. Ritorno previsto ore 13.30

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