sabato, novembre 01, 2008

Inaugurato il sito archeologico della Torara

Alla presenza del sindaco di Manziana Lucia Dutto e dei rappresentanti dell'amministrazione, si è svolta la cerimonia di inaugurazione del sito archeologico di origine etrusca ‘Tomba della Torara'.
L'evento, che ha registrato una inaspettata quanto gradita presenza di pubblico, è stato organizzato dall'Ente Università Agraria di Manziana, che ha inoltre patrocinato il progetto - inviato alla Soprintendenza dell'Etruria Meridionale - mirato alla conservazione e valorizzazione del monumento.
Dopo l'iniziale visita alle sepolture, site in un'area di proprietà del Comune di Manziana che rientra nell'ambito del Comune di Tolfa, i partecipanti hanno pranzato presso il vicino Casale delle Pietrische, per poi concludere la giornata con una passeggiata naturalistica attraverso territorio circostante, che offre una cornice di notevole impatto visivo e di indubbio valore paesaggistico e ambientale.
I lavori di scavo e restauro, iniziati il 6 maggio e proseguiti quasi senza soluzione di continuità per tutti i mesi estivi, sono stati eseguiti dalle archeologhe due archeologhe manzianesi Mascia Zullo e Federica Arzillo, che hanno diretto le attività ed eseguito materialmente i lavori, rendendo possibile, dopo mesi di duro lavoro, il ritorno alla luce di questo notevole complesso funerario.
La tomba si compone di un ingresso a dromos con 7 scalini, al termine dei quali si apre una camera centrale da cui si accede ad altre 4 camerette, 2 laterali e 2 centrali; la presenza di 4 troni posti ai lati dell'ingresso, rappresentare un chiaro indizio che consente di risalire all'epoca della costruzione.
É con buona approssimazione, infatti, che si può datare il monumento intorno alla metà del VI sec.
a. C., verso la fine, cioè, del periodo detto ‘orientalizzante'. La presenza dei troni, inoltre, e particolare cura con cui è stata eseguita la decorazione architettonica, soprattutto relativa a alle porte, al soffitto e al bordino che divide pavimento e parete verticale, fanno pensare che la tomba appartenesse ad una famiglia benestante, probabilmente proprietaria di vasti terreni e responsabile della produzione del vino, come attestano tra l'altro le molte vasche vinarie diffuse intorno alla zona del casale delle Pietrische.
Elemento peculiare della costruzione è la disposizione dei letti funebri: un solo letto per ogni cameretta, per un totale di 4 letti, uno solo femminile e tre maschili.

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