venerdì, novembre 21, 2008

Mario Tizi e la nuova storia di Tuscania

L'ultimo lavoro di Mario Tizi potrebbe rivoluzionare la storia di Tuscania.
Lo studioso locale appassionato di archeologia, membro dell'associazione Archeotuscia, sostiene
"La città etrusca aveva tre porte, tre strade e tre templi.
Tuscania non era una città.
Era un colle sacro.
Anche il colle aveva tre 'porte', ma la loro funzione era sensibilmente diversa.
Immettevano nel sacro."
Questa tesi sarà presentata dallo stesso autore presso la sede della Prefettura di Viterbo, Giovedì 27 novembre prossimo alle ore 17,15 dove terrà una conferenza sul tema:
"Tuscania - Le basiliche sul Colle degli Dei."
Indagine degli aspetti del 'sacro' nel Colle di San Pietro.
Relatore lo studioso Mario Tizi che illustrerà i risultati delle lunghe ricerche sui numerosi segni lasciati dai nostri antenati".
Dalla elaborazione delle presenze storiche tutt'ora accessibili e dalle ricerche d'archivio presso le più importanti biblioteche pubbliche e private, Mario Tizi assegna alla cittadina un ruolo di primissimo piano nella storia del periodo etrusco:
"La convinzione che il Fanum Voltumnae, l'introvabile santuario confederale degli Etruschi potesse essere localizzato a Tuscania, mi ha spinto ad intraprendere una indagine a tutto campo per cercare di venirne a capo.
L'idea era che se l'archeologia, per il suo modo di procedere dal passato al presente ancora è lontana dal trovare una soluzione convincente all'enigma, una buona pista poteva essere il percorso contrario: dal presente, e quindi ampiamente accessibile senza ricorrere a scavi, al passato, nell'intento di rintracciarne gli snodi e decodificare i segreti custoditi".
Un altro importante capitolo di questo studio riguarda l'età delle basiliche romaniche di San Pietro e Santa Maria Maggiore, tra le numerose prove a sostegno della retrodatazione rispetto a quella ufficiale, lo studioso tuscanese cita anche prove documentali: "i documenti ci mettono nelle mani almeno tre date.
Una lamina di piombo conservata da sempre dentro l'urna che contiene le reliquie dei martiri patroni di Tuscania, porta incisa la dizione 'Anno Domini 648 ind.
VI corpora sanctorum martyrum Secundiani Veriani Marcelliani et Deodati a domo sanctorum traslata sunt in civitate Tuscanà.
Nel VII secolo, quindi, doveva essere in piedi una chiesa destinata ad accoglierli"

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