lunedì, dicembre 15, 2008

Riapre per una festa Villa Lante a Bagnaia

Le porte dell'incantevole Palazzo Gambara si riaprono, dopo diversi decenni, per un ricevimento privato.
L'ultima volta che la loggia fu utilizzata per un pranzo fu in occasione della visita del principe Carlo d'Inghilterra.
Ma questa volta la protagonista è una principessa, splendida, un angelo avvolto di bianco, con occhioni azzurro cielo.
É per lei, Rebecca Socciarelli, che lo splendido Palazzo voluto dal cardinale Gambara nel lontano 1578 è tornato a vivere con una festa.
All'interno del casino si possono ancora ammirare i meravigliosi soffitti a cassettoni, stucchi ed affreschi pregiati, insieme allo stemma di famiglia.
Rebecca è una nipote d'arte, infatti il nonno materno è uno dei mattatori più famosi del '900, conosciuto e apprezzato sia a teatro, che al cinema, che in tv, si tratta dell'attore scomparso Enrico Maria Salerno.
Ma anche la nonna materna è un nome conosciuto nello stesso ambiente, Marisa Valenti. Mentre si coccola orgogliosa la nipotina, dalla bellezza che fa ipotizzare una eguale carriera cinematografica, nonna Marisa afferma che la sua scelta di fare l'attrice è stata quasi casuale.
"Non era una mia ambizione - sottolinea - ma mi hanno chiamata a farlo. Ma sia chiaro, ho messo delle regole, precisando che l'estate volevo essere lasciata libera per le vacanze al mare.
Non era una mia aspirazione ma ai tempi pagavano ben un milione di lire e non era certo poco."
Poi si gira orgogliosa verso la nipote.
"Rebecca - aggiunge - ha soli 7 mesi ma ha già una bella personalità, durante il battesimo è stata buonissima e non ha versato una lacrima."
Gli invitati sono circa una sessantina e l'eleganza regna sovrana. Ma tra tutti spiccano sicuramente per charme la mamma Alessia Valenti e il papà Massimo Socciarelli.
"Sono soddisfatta - commenta Alessia Valenti - l'unico neo è stato il mancato nulla osta per la celebrazione all'interno della cappella di villa Lante.
Credo sia un peccato che spazi suggestivi come questo non siano utilizzati anche per delle cerimonie.
In fondo è un modo per farli rivivere."
Rebecca sembra già una diva, non piange e regala sorrisi a chi la guarda, mentre beata si gode le braccia del papà Massimo e dei nonni paterni.
Dopo il battesimo celebrato nella chiesa di Bagnaia, gli invitati hanno fatto un giro guidato nei suggestivi giardini all'italiana di villa Lante e dopo si sono accomodati nella loggia di palazzo Gambara, allestito con un tovagliato giallo che faceva pendant con gli affreschi delle pareti e del soffitto.
Anche le bomboniere sono state scelte con cura, pietre dure rosa per le donne e dadi per gli uomini.
Niente è lasciato al caso.
"La pietra - spiegano mamma Alessia e papà Massimo - è simbolo delle durevolezza degli affetti personali e della solidità del microcosmo di ognuno.
I dadi, poi, quando si gettano determinano il nostro destino. L'augurio che facciamo a Rebecca è che solidità e fortuna siano costanti nel suo percorso di vita."
Con sottofondo di musica soft e con in mano un prosecco, passano veloci i minuti prima di accomodarsi per iniziare il banchetto, perché la loggia suadente distrae lo sguardo curioso degli invitati con uno spettacolo che è cibo per gli occhi e per l'anima

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