venerdì, marzo 13, 2009

Bagnaia è abbandonata

Un paese abbandonato, ennesimo capitolo di una storia senza fine. Il titolo dell'infausto romanzo a puntate è sempre lo stresso: Bagnaia e i suoi tanti problemi, che si trascinano irrisolti da tati anni.
Si tratta di una storia lunga e tormentata per la quale il lieto fine sembra non arrivare mai. Mese dopo mese, denuncia dopo denuncia la cittadina cara al duca Lante (che, se potesse vedere oggi come è ridotto il suo paese, difficilmente si costruirebbe qui la sua casa) continua a fare i conti con una serie di problemi irrisolti a cui se ne aggiungono costantemente di nuovi e più incresciosi.
A nulla sono servite le lettere, le denunce e le richieste di aiuto al Comune da parte di molti cittadini che si sono fatti portavoce nel segnalare il grave stato di disagio che regna sovrano in una cittadina che un tempo era famosa per essere tra le più belle di tutto il Viterbese.
Arduino Troili, presidente dell'unico centro di aggregazione sociale rimasto Bagnaia, La polivalente "La torre", nonché muro del pianto o meglio di denuncia da parte di molti cittadini insofferenti, ritorna a puntare il dito con le accuse di sempre verso
"un'amministrazione comunale che si è completamente dimenticata di noi."
Stavolta, però, non si tratta di parole: ci sono ben 80 foto scattate dalla stesso Troili che documentano lo stato di abbandono e di incuria in cui Bagnaia vive da anni.
Un reportage minuzioso che non lascia spazio all'interpretazione: i problemi ci sono e sono evidenti.
Tralasciando ormai la vecchia e vergognosa storia della linea Adsl di cui il paese è sprovvisto e per la quale si sono raccolte firme, fatti reclami, e "scongiurato" il comune affinché facesse arrivare la modernità pure a Bagnaia, l'elenco è lungo e corposo.
"Si tratta di una serie di istantanee, una minima parte di quelle che ho intenzione di porre all'attenzione della stampa - minaccia il presidente della polivalente 'La torre' -.
Si definisce Viterbo 'città di arte e di culturà e dunque Bagnaia dovrebbe far parte a pieno titolo, con la sua storia, il suo borgo storico e Villa Lante, di questa definizione.
Ma per come si presenta oggi agli occhi del visitatore, il nostro paese è ben lontano da esserlo."
Tra le mancanze più evidenti (oltre alle facciate dei palazzi storici in stato fatiscente, gli alberi in piazza XX Settembre che stanno letteralmente deturpando l'antica fontana, il borgo medievale sporco e invaso da parcheggi abusivi a dir poco "creativi", solo per citarne alcuni, quella davvero non più tollerabile è la situazione indegna che regna sotto il ponte, ai piedi di Palazzo Ducale.
"Oltre ad avere tutte le facciate che cadono a pezzi, ai piedi di Palazzo Ducale c'è una vera e propria discarica a cielo aperto, un accumulo di immondizia tra rovi spinosi che fanno compagnia ad un rudere pericolante - sottolinea Trioli -.
Si tratta dell'ex mattatoio per cui per tanti anni nei bilanci del Comune era previsto un recupero per fini sociali ed ora inserito tra i beni da alienare.
Capisco la situazione economica dell'Amministrazione comunale, ma qui non si tratta solo di tirare fuori i soldi: è necessaria la volontà politica che non sembra esserci e l'impegno progettuale da parte dell'ufficio tecnico del Comune."
"Diversi anni fa - spiega il presidnete Troili - la ex circoscrizione propose senza costi per l'Amministrazione il recupero di questa area da affidare in convenzione a privati per la costruzione interrata di garage e posti macchina per i residenti e turisti, eliminando lo scempio attuale.
Come sempre, non abbiamo avuto risposta. É una proposta che rilanciamo, insieme alla volontà di recuperare il nostro paese che, come dimostrano solo in parte queste immagini, rischia sul serio di diventare un vero e proprio ghetto"

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