"Si tratta di un documento pittorico, in gran parte ancora leggibile e quasi interamente ricostruibile, che consente di aggiungere rilevanti informazioni utili alla conoscenza dell'edificio nel suo complesso e alla storia artistica del territorio vetrallese - precisa Tedeschi -.Il complesso architettonico di Foro Cassio, citato nel 990 d.
Intendiamo, alla luce dei dati raccolti, proporre una rilettura delle pitture della zona absidale, fornendo nuovi dati iconografici ed epigrafici."
C. dall'arcivescovo Sigerico come una delle tappe del suo percorso da Roma a Canterbury, era tornato all'attenzione dell'opinione pubblica nel 2006 quando un gruppo di associazioni vetrallesi costituì il
"Comitato Salvaforocassio sulla via Francigena", promotore di una petizione popolare per il recupero dell'importante patrimonio storico di Vetralla, immediatamente supportata dall'amministrazione comunale.
Il comitato colpì nel segno ottenendo che, nel 2007, un finanziamento di un milione di euro da parte della Regione Lazio fosse deliberato al Comune di Vetralla per il restauro del monumento.
"Com'è noto, il complesso architettonico di Foro Cassio potrebbe ormai essere prossimo al collasso strutturale - sottolinea ancora Tedeschi -.I risultati delle ricerche di Piazza e Tedeschi saranno resi noti il 14 aprile alle 16,30, con una conferenza che avrà luogo presso il Museo della Città e del Territorio di Vetralla, in via Porta Marchetta 2
Dopo anni di denunce, grazie a finanziamenti già stanziati, potremmo essere ad un passo da un concreto intervento conservativo.
Se da tutti gli enti coinvolti (Comune, Regione Lazio e ministero per i Beni culturali, attraverso le Soprintendenze), non venisse responsabilmente compiuto un ulteriore sforzo di coordinamento, il finanziamento verrebbe perduto e con esso la possibilità di salvare uno dei più significativi monumenti della Tuscia e della via Francigena."
Nessun commento:
Posta un commento