lunedì, aprile 06, 2009

La maschera funebre di Vincenzo Cardarelli

Sensazionale scoperta della Pro Tarquinia, dall'archivio storico dell'associazione torna alla luce la "maschera funebre" del famoso poeta della cittadina Vincenzo Cardarelli.
Il ritrovamento, annunciato ieri dal presidente Paolo Giorgi, è stato possibile grazie alla memoria storica del maestro Bruno Blasi, esimio conoscitore e testimone della cultura cittadina, che ha suggerito alla pro loco e al professor Luciano Marziano, la possibile esistenza, in archivio, del calco funerario in gesso del grande poeta, sollecitandone le ricerche.
É straordinaria la coincidenza del ritrovamento proprio in occasione del 50esimo anno dalla morte del Poeta (18 giugno 1959). Il presidente Giorgi chiederà alle Poste Italiane, in occasione della Mostra Macchine Agricole, organizzata dall'associazione, un annullo postale che ritragga l'effige del poeta.
"Nel nostro archivio storico - riferisce il presidente Giorgi - grazie al maestro Blasi, abbiamo ritrovato il calco in gesso del volto di Vincenzo Cardarelli, calco che fu fatto dopo che il poeta spirò, al Policlinico di Roma.
L'autore del calco fu uno specialista inviato dal Ministero del Turismo. Il cimelio venne poi consegnato all'associazione Pro Tarquinia, che godeva di grande prestigio culturale ed alla quale faceva capo la competenza turistica della Pro Loco."
Il presidente Paolo Giorgi racconta come per molti anni l'oggetto sia stato conservato nell'archivio dell'associazione, custodita nella sua confezione originale: una scatola foderata di tessuto azzurro.
Il calco presenta il volto del poeta sorridente, rilassato, nel gesso sono evidenti le rughe di espressione e persino alcuni capelli.
Comunque, non esistendo ad oggi una vera e propria catalogazione del cospicuo materiale in possesso dell'associazione, il calco era stato obliato.
Dopo questo eccezionale ritrovamento il presidente Giorgi con l'ausilio dello storico dell'arte Luciano Marziano, intende però riportare alla luce altre pagine importanti della storia tarquiniese.
Nell'archivio sono infatti presenti una moltitudine di materiali cartacei, fotografici ed anche un cospicuo numero di quadri.
"é nostra intenzione - continua Giorgi - portare alla luce e far conoscere al vasto pubblico il consistente materiale, tramite manifestazioni ed organizzazione di eventi.
Provvederemo intanto al restauro del calco al fine di renderlo fruibile con la dovuta cautela e nei tempi e modi più opportuni."
"Proprio 4 giorni fa - aggiunge Marziano - ho partecipato ad una Mostra dell'Accademia Nazionale di San Luca è stato proprio qui, che il presidente Nicola Carrino, mi ha ricordato come in gioventù avesse partecipato a delle mostre estemporanee organizzate dalla Pro Tarquinia, il tutto a conferma di quanto l'associazione fosse promotrice di eventi culturali importanti per la città.
Ho fatto attente ricerche sulla Pro Tarquinia e confrontandomi con il Maestro Bruno Blasi, sono venuto a conoscenza di come fosse stato testimone della morte di Cardarelli al Policlinico e anche del calco in gesso.
Blasi mi ha raccontato poi come Tarquinia, proprio grazie al Poeta, fosse divenuta tra il 1930 al 1970 un luogo di frequentazione dei più grandi letterati.
Anche oggi Tarquinia possiede un tessuto culturale importante che deve però ancora trovare una sinergia ed è questo che auspico in un'occasione così speciale"

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