"Ritengo che questo sia un importante traguardo - afferma Elisabetta De Minicis, direttrice del museo - e tengo a precisarlo soprattutto per coloro che a Vetralla, pur tra mille difficoltà, hanno creduto fin dall'inizio nel lavoro di Enrico Guidoni, ideatore del progetto di questa nuova tipologia museale.Molteplici le battaglie condotte dal museo in sinergia con le associazioni che ad esso fanno riferimento, dalla richiesta di adozione di un Piano per l'ornato nel centro storico, alla conservazione delle sue antiche pavimentazioni.
La cultura patrocinata da Vetralla - prosegue la De Minicis - viene di fatto proiettata, attraverso il Sistema museale, in una realtà più ampia proposta dall'Università della Tuscia, che la rende protagonista nella conservazione e valorizzazione della ricchezza del proprio territorio, azione svolta dalla struttura vetrallese da ormai oltre sedici anni."
"a questo proposito debbo dire che l'amministrazione comunale si è dimostrata sensibile alle nostre sollecitazioni - aggiunge la professoressa - ma ora che siamo ormai in dirittura d'arrivo nei lavori di recupero di un tratto della pavimentazione del centro storico, non vorrei che la fretta sia cattiva consigliera.L'Università è un'istituzione che produce cultura attraverso ricerca e didattica, e la cultura si diffonde attraverso la comunicazione.
Ritengo ad esempio che sia auspicabile il recupero delle lastre, soprattutto in piazza del Comune."
Con il progetto del Sistema museale, l'Università degli studi della Tuscia intende promuovere nuove forme di comunicazione interna ed esterna, alimentando una cultura di transdisciplinarità che è la base per uno sviluppo sostenibile.
"All'interno di Terra come Arte - sottolinea la direttrice - avremo un nostro spazio per esporre la ricerca sull'arte della lavorazione della canapa nel territorio vetrallese, condotta dalle associazioni Vetralla Città d'Arte e Diva Cassia onlus, insieme all'editore Davide Ghaleb"Terra come Arte nasce dieci anni fa, come iniziativa coordinata da Carlo Perone Pacifico, al fine di incrociare i saperi delle facoltà di Agraria e di Beni culturali per sensibilizzare i giovani ai valori della bellezza del territorio, alle tradizioni agricole, all'azione creativa.
Viene ora proposta come attività permanente dell'Università della Tuscia, così da promuovere la comunicazione della conoscenza, partendo dal dialogo tra la pratica dell'arte e la teoria della scienza.
Fitta la serie di iniziative dal 16 al 24 maggio, con la realizzazione di opere nel verde, laboratori creativi per giovani, performance, incontri con artisti ed esposizioni d'arte, presso l'Orto Botanico, nel suggestivo scenario delle sorgenti del Bullicame
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