lunedì, giugno 22, 2009

Effetto Brunetta a Viterbo

In seguito alle indagini promosse dal ministro Brunetta per monitorare le assenze nella pubblica amministrazione, la provincia di Viterbo risulta, per il mese di maggio, una delle più virtuose d'Italia.
Anche il Lazio, per quanto riguarda le regioni, è al terzo posto dopo Molise e Liguria con un calo dell'assenteismo del 60,9%.
Viterbo però fa ancora di meglio: è, infatti, la terza provincia in classifica, dopo Gorizia (-72,4%) e Agrigento (-92,1%), con il 70,7% di malattie in meno rispetto al maggio dello scorso anno.
Le assenze dei dipendenti pubblici sono state rilevate dall'Istat e, in seguito, raggruppate secondo criteri ben precisi che riescono a mettere meglio a fuoco la situazione dei diversi settori amministrativi e delle differenze che intercorrono a livello geografico.
Nel complesso a maggio 2009 le assenze per malattia si sono ridotte del 34,6%, un risultato ancora più significativo se si considera che già nel 2008 era stato registrato un calo dell'11%.
Significativa in particolare la diminuzione delle malattie di durata superiore ai 10 giorni che in tutto il paese sono scese del 29,2%.
I settori migliori sono le Asl e gli istituti di previdenza sociale, mentre il peggiore è quello istituzionale (ministeri, presidenza del consiglio e agenzie fiscali).
Una classifica distinta è stata inoltre stilata in merito al mondo dell'istruzione suddividendo tutto il corpo docenti per grado di insegnamento.
Anche in questo campo i dipendenti pubblici sembrano aver seguito il consiglio del ministro della pubblica amministrazione: sia i professori che il personale Ata hanno, infatti, diminuito le assenze di più del 30% (rispettivamente -33,7%, e -32,7%).
Geograficamente parlando i docenti del Nord Ovest si meritano il primo posto per assiduità nel lavoro, mentre il personale amministrativo migliore del Belpaese è quello del Sud e delle Isole.
Gli insegnanti del Lazio sono a quota -28,6%, mentre gli Ata sono a -30,6%. La situazione specifica della provincia di Viterbo è particolare: gli insegnanti sono meno "bravi" rispetto alla media laziale (-20,5%), ma il personale Ata ha fatto di meglio (-32,5).
La classifica scende ancor più nel dettaglio specificando in quali livelli di scuola si trovano i docenti più volenterosi.
E qui a Viterbo si riscontra una curiosa discrepanza. Se, infatti, la scuola dell'infanzia e la primaria rilevano ottimi risultati (rispettivamente -35,2% e -34,1%), la secondaria di primo grado della Città dei Papi riporta addirittura un valore di segno positivo.
Le assenze dei professori sono quindi aumentate dell'1,6% invece di diminuire e solo Rovigo (con un +12,6%) è messa ancora peggio.
Nella scuola secondaria di secondo grado infine la situazione migliora, anche se non di molto, e Viterbo registra una diminuzione di appena -2,6%, poco prima di Biella (-1.3%) e Piacenza (+4,3%).
Analizzando tutti i dati quindi la discrepanza più netta che si rileva è la forte differenza tra il mondo dell'istruzione e quello dell'amministrazione pubblica.
Nella Tuscia i docenti e il personale Ata sono, infatti, i meno "corretti", mentre meritano una nota positiva i dipendenti di Provincia e Inps che hanno limitato al massimo le assenze per malattie nel corso di questo ultimo anno.
Pagelle anche per chi siede in parlamento, stilate sulla base della partecipazione alle votazioni. I deputati del Lazio hanno un indice di attività di appena 1,9. Un po' meglio i senatori che registrano un 2,1. Per quanto riguarda le presenze al voto invece, questi ultimi fanno qualcosa in più rispetto ai colleghi deputati (80% di presenzialismo contro 76%).
i rappresentanti della regione Lazio non si posizionano affatto bene rispetto agli altri e, considerando che ci troviamo proprio nell'area che ospita i palazzi governativi, non è certo un punto a favore.
La provincia di Viterbo però può almeno vantarsi di una rappresentante davvero esemplare come l'onorevole Allegrini, che a livello nazionale è risultata proprio una delle migliori

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