Lo spazio espositivo di quasi mille metri, forse unico nel suo genere in Italia, è stato ricavato all'interno della chiesa sconsacrata di San Lorenzo martire, facente parte del convento dei Cappuccini eretto 1577, su progetto di Gian Lorenzo Bernini.
Un complesso che nel corso degli anni ha subito le trasformazioni più disparate, fino ad arrivare al degrado totale.
Così è tornato a risplendere un piccolo capolavoro d'arte dimenticato per anni.
Il recupero e restauro della struttura è stato effettuato con un notevole investimento economico dell'industriale civitonico.
"i lavori sono durati quasi cinque anni – dice con orgoglio Alberto Brunelli – e questo stabile sarà anche il fiore all'occhiello dell'azienda.L'intero complesso si trova a pochi metri dello stabilimento: Dopo essere stato un centro religioso, nel 1882 fu requisito allo Stato italiano e divenne distaccamento della scuola allievi ufficiali, fino alla seconda guerra mondiale.
Il luogo è stato reso ideale per rappresentare al meglio la tradizione locale e la nostra produzione. Con un pizzico di orgoglio possiamo affermare che abbiamo restituito alla città un pezzo di storia che sarebbe andato perduto.
Anche questo è un modo per reagire alla crisi e dare vitalità alle aziende."
I tedeschi lo usarono come avamposto, tanto che nel 1944 venne bombardato e distrutto dagli americani. Nel 1960, per iniziativa di Umberto e Anacleto Brunelli, si sperimentò la prima azienda di mattonelle (Kerariv- Vallelunga).
Dopo una breve esperienza nei sanitari che ebbe presto fine, nel 1987 con l'arrivo dell'Art Ceram, l'area tornò a rivitalizzarsi. Infine, nel 2004 è partito il restauro sotto la direzione dell'architetto Alberto Brunelli (omonimo del titolare) che avrà il suo apice stasera con l'inaugurazionedella struttura.
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