Il caso Marrazzo, con le vicende di via Gradoli, sembrerebbe avere "sdoganato" il mondo dei trans. O, almeno, fatto convergere i riflettori su una realtà che, di per sè, appare dominata dall'ambiguità. C'è chi, al "Theatrò", la discoteca che apre i suoi battenti sulla Cassia nord, ha pensato bene di dedicare, con non comune intuito, una serata proprio ai trans, organizzando una festa nel loro nome.
La "Serata trans" inizierà, sabato prossimo, dopo la mezzanotte, ma non sarà nulla di proibito, nè di volgare. Sarà, dicono gli organizzatori, una festa "elegante", riservata a un "confronto" tra la figura femminile e quella dei trans. Non ci saranno, quindi, le Nathalie, o le altre colleghe di via Gradoli che, da settimane, stanno mettendo a rumore il mondo politico istituzionale (e non solo, va detto, per le dimissioni di Marrazzo, ma anche perchè, in quell'ambiente, sembrano aver gravitato numerosi altri personaggi, ugualmente legati alla politica). i trans che verranno, degli artisti nel loro genere, appartengono a una "scuderia" celebre, quella di Daniele Visconti, che conta una serie di riferimenti a Milano, ma, con i suoi spettacoli, gira anche, in lungo e in largo, i locali della penisola. i trans, sabato, daranno vita a scenografie, danzeranno, e ci saranno, da parte del "Theatrò", l'impiego del vocalist Stefano Sabatini e del dj Jo Brunetti.
Nessuno, fanno sapere gli organizzatori, potrà pensare, durante o dopo lo spettacolo, di andarsene ad approfondire la conoscenza con qualche trans in un camerino, in un angolo appartato o, magari, nella campagna circostante. Quello che, in senso proustiano, sembrerebbe essere l'inferno degli uomini-donna verrà, quindi, lasciato ai margini: chi vorrà, tutt'al più, potrà intuirne certi riflessi, certi barlumi, eloquenti soltanto agli "iniziati". É un fatto che, dopo le vicissitudini di via Gradoli (e dei carabinieri che, forse, potrebbero essere scagionati quanto prima dalle accuse che si muovono contro di loro), l'attenzione verso questo mondo fondamentalmente non solare (ma, non per questo, oscuro e triste) ha raggiunto livelli "inediti". Si moltiplicheranno, a breve, i circoli, i ritrovi, e si terranno convegni sull'universo trans? é presto per dirlo. Ma, in una realtà in cui, prima o poi, tutto, il solare e il crepuscolare, il chiaro e lo scuro si metabolizzano e, alla fine, vengono livellati, non ci sarebbe affatto da meravigliarsene. Ormai, sembra essere stato avviato un confronto trans-donna, trans-escort che, fino a qualche tempo fa, appariva piuttosto sfumato e non oggetto di ostentazione. Adesso, invece, tutto diventa più diretto, quasi gridato. La danza, con i suoi movimenti aerodinamici, sembra destinata a depurare e ad alleggerire movenze in cui, sostanzialmente, balena ciò che è larvale. Non sarà, quello della festa di sabato, il volto buio, drammatico, rischioso e, bisogna pur dirlo, gettonatissimo della prostituzione trans.
Una prostituzione che, nella capitale, sembra avere sbaragliato, quasi confinandolo, l'ambiente della prostituzione tradizionale. Sarà, comunque, uno spettacolo riservato, a quanto se ne sa, ai soliti ragazzi e ragazze che, il sabato sera, si ritrovano in discoteca. Resta da vedere quale sarà, dopo la serata di sabato, la reazione di Viterbo. Il capoluogo della Tuscia è, notoriamente, città-campione. Tutto quello che vi ottiene successo lo replica, poi, senza problemi, sullo scenario nazionale. Se la festa andrà bene sarà, quindi, la premessa per un ingresso più agevole e fluido di certe manifestazioni trans anche nelle realtà provinciali, e non solo nel mondo onnicomprensivo e vorace della capitale
Nessun commento:
Posta un commento