venerdì, luglio 16, 2010

Vietata anche la balneazione nel lago di Vico

"i sindaci di Ronciglione e Caprarola dopo molto riflettere hanno emesso le ordinanze di non potabilità e non balneabilità del lago di Vico."
Lo annuncia Raimondo Chiricozzi, del Comitato Acqua Potabile di ronciglione.
"All'albo pretorio è possibile vederle - dichiara, riferendosi alle ordinanze -, dal vetro nell'armadietto chiuso a chiave è possibile vedere soltanto la prima pagina delle ordinanze. Peccato che non sia possibile vedere il dispositivo. Questo è consultabile presso gli uffici che con grande disponibilità si prestano ad assistere i cittadini che vogliono sapere qualcosa sull'acqua e sulle ordinanze. Le copie, invece, il sindaco o chi per lui si riserva di consegnarle dopo averne fatto richiesta, protocollata, entro il tempo di trenta giorni come prescrive la legge. Così rispondono gli amministratori e naturalmente i cittadini non debbono avere fretta. La partecipazione che questa amministrazione promuove è questa."
"Aspettiamo adesso che le ordinanze, venute a seguito della lettera della Asl datata 8 luglio 2010, vengano affisse per il paese - continua Chiricozzi -, essendo necessario ed urgente farle conoscere a tutti. La questione della non potabilità è stata quindi riconosciuta anche dai sindaci di Caprarola e Ronciglione, tanto che sono stati costretti a fare le citate ordinanze. Quindi non è più possibile per nessuno mettere la testa sotto la sabbia. Adesso serve che i sindaci pensino a tamponare l'emergenza acqua."
"Occorre poi, tutti insieme, fare pressione sulla Provincia e sulla Regione Lazio perchè venga definitivamente risolto il problema - afferma Chiricozzi -. Per il momento valutiamo positivamente il piccolo passo fatto dai sindaci che hanno emesso le ordinanze in questione, nel rispetto degli obblighi che loro derivano, che sono la salute della gente in primo luogo."
Alla base della scelta dei due sindaci, Massimo Sangiorgi primo cittadino di Ronciglione e Alessandro Cuzzoli primo cittadino di Caprarola, ci sarebbero proprio le indicazioni fornite loro dalla Asl dopo gli ultimi rilievi sulle acque del lago di Vico. Le citotossine contenute nelle alghe rosse che fioriscono nel bacino, infatti, sarebbero abbondantemente oltre il livello di guardia, tanto da convincere i Comuni a vietare nn solo la potabilità dell'acqua, ma anche l'uso domestico che se ne fa, oltre alla balneabilità. Al momento, quindi, il lago di Vico rappresenterebbe un rischio: a recare problemi al turista che qualche giorn fa si è riempito di bolle dopo un bagno, infatti, potrebbero essere state proprio le citotossine e non gli insetti portati dalle anatre. Per supplire al problema della carenza di acqua a Ronciglione e Caprarola, la Asl ha consigliato ai Comuni di munirsi di autobotti per trasportarla nei territori cimini da fonti non a rischio
Corriere di Viterbo Venerdì 16 Luglio 2010

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