venerdì, gennaio 14, 2011

Il problema arsenico investe la città

Arsenico: il problema si sposta nel capoluogo di provincia. Qualche giorno fa in località Carcarelle, a Viterbo, c'era una quantità di arsenico superiore ai 50 microgrammi. Oggi la notizia che continuano i lavori di dearsificazione dell'acqua. Un impegno che però secondo il consigliere dell'Udc, Paolo Barbieri, si sarebbe focalizzato solo su una parte di Viterbo, lasciando sguarnita il resto di ogni tipo di attenzione.
"Ora si applaude perchè i dati relativi alla presenza dell'arsenico nelle acque della città - afferma Barbieri - hanno raggiunto livelli ragguardevoli. Si parla di 13 microgrammi, ma non si pensa agli altri quartieri."
Secondo Barbieri sarebbe necessario avviare tutta una serie di analisi delle acque in modo tale da rassicurare i cittadini sullo stato delle falde acquifere del capoluogo.
"Parlo di tutte quelle zone che ancora non sono state osservate e che probabilmente avranno una concentrazione di arsenico pari a quella di Carcarelle - prosegue il consigliere -. Si dovrebbe procedere con la dearsificazione di tutta la città. Questo sarebbe il lavoro di un'amministrazione seria."
Diversa l'opinione del presidente della Talete, Marco Fedele, che assicura come la società stia monitorando costantemente le acque.
"Il lavoro che la Talete, sta svolgendo per affrontare concretamente la problematica arsenico garantisce il monitoraggio costante e metodico delle acque - afferma Fedele -. Per queste ragioni prendiamo atto con favore della revoca dell'ordinanza di non potabilità delle acque a Carcarelle, in quanto richiesta con troppa sollecitudine. Infatti, l'ulteriore analisi effettuata lo stesso giorno 7 gennaio ha riscontrato una concentrazione di arsenico in linea con i rilievi storici ed ha portato alla immediata revoca dell'ordinanza citata."
L'arsenico ha destato molta attenzione e lo stesso consigliere di Sel, ha avanzato delle domande in merito.
"Qual'è la situazione in merito al tasso di arsenico presente nell'acqua distribuita di Viterbo. Se tale situazione abbia indotto ad adottare alcun provvedimento o se stia inducendo a tale adozione e quali misure, anche di carattere politico e istituzionale, si stiano comunque ponendo o si intendano porre in essere, a livello comunale o di ambito territoriale, per affrontare la situazione in funzione di una sua risoluzione stabile. Infine - termina Mezzetti -. Mi chiedo se il Comune non ritenga necessario impegnarsi in una campagna informativa."

(AnPa)

Corriere di Viterbo Venerdì 14 Gennaio 2011

Nessun commento:

Posta un commento