venerdì, gennaio 07, 2011

Turismo ancora a scartamento ridotto

Il turismo a Civita Castellana. Magari fosse. Sono anni che se ne parla. Decine e decine gli incontri, i convegni e le riunioni per sviscerare l'argomento e preparare ricette vincenti. Ma di veri e propri flussi turistici, capaci di creare una vera economia e di dare soddisfazione alle attività commerciali (in particolar modo quelle ubicate nel centro storico), finora poco o niente. Il Comune a dicembre ha presentato il progetto "Ti presento i miei tesori", finanziato con un contributo di 8.000 euro dalla Regione Lazio. Avvalendosi della consulenza di Big One, un'agenzia specializzata nella promozione turistica, l'iniziativa porterà a Civita tour operator e mass media nazionali e internazionali. Un appuntamento quindi importante ed efficace per far apprezzare ricchezze e tipicità del territorio falisco. Saranno loro, secondo gli intenti degli amministratori, con l'offerta di pacchetti turistici e la pubblicazione di reportage giornalistici, a cercare di far decollare un turismo di nicchia particolarmente interessato alla cultura, alle aree naturalistiche, ai distretti produttivi ed enogastronomici.
"Per promuovere la nostra città - ha dichiarato il sindaco Angelelli - anziché rivolgerci direttamente ai turisti, abbiamo sentito la necessità di puntare su chi fa turismo."
Su questo argomento abbiamo chiesto il parere allo studioso Raniero Pedica.

"Ritengo che ‘Ti presento i miei tesori' sia una buona occasione da sfruttare nel miglior modo possibile, possibilmente senza commettere frettolosi errori - spiega Pedica - voglio quindi evidenziare agli ottimisti amministratori i rischi che si possono correre quando si fa il passo più lungo della gamba. I giornalisti e i tour operator, proprio per deformazione professionale, sono molto curiosi e troppo zelanti. Si documenteranno bene prima di venire. Dubito quindi che il gruppo di specializzati decidano di consigliare ai loro clienti un tour verso il nostro comprensorio, carente da sempre di ricezione turistica. É emerso anche durante la conferenza stampa di dicembre. I tour operator faranno una visita ai monumenti del paese. Consiglio alle guide turistiche di far ammirare il Duomo e il Forte Sangallo, ma di glissare sul grosso patrimonio che invece, potrebbero far conoscere e apprezzare. In particolare, dovranno evitare di far percorrere di notte il percorso interno del Forte Sangallo, sul ciglio del rio Maggiore, poiché sarebbe controproducente e pericoloso. Almeno da un mese e precisamente dal convegno di dicembre organizzato dal Touring Club Italiano, le luci sul pavimento che illuminano il percorso lungo il rivellino sono spente. Sui Falisci poi è meglio parlare poco. Il discorso cadrebbe sul colle del Vignale, in parte non visitabile poiché proprietà privata e quindi inaccessibile. Per il Santuario di Giunone Curite, in loc. Celle, poi, non ci dovrebbero essere problemi. La giungla amazzonica che lo ricopre ne impedisce la visibilità. Spero inoltre che le guide segnalino sommariamente la Via Amerina. Sarebbe lesa maestà magnificare un percorso che una criticabile scelta bipartisan, della precedente amministrazione e di quella attuale, ne ha causato l'abbandono. La Via Amerina, che tutti gli amministratori decantano in convegni e manifestazioni, a parte il Comune di Corchiano che sta appoggiando concretamente i volontari, sopravvive solamente grazie al volontariato dei Gruppi Archeologici. É inutile spendere energie e finanziamenti per cartellonistica, pubblicità e pubblicazioni, come si sta facendo in questi ultimi anni. Sarebbe più logico e proficuo curare il tracciato viario e conoscere, per poi collaborare fattivamente con i volontari. Credo che non si debba cadere nell'errore, difficilmente riparabile sotto l'aspetto promozionale, di farsi trovare impreparati: se il turismo a Civita e nel comprensorio è l'obiettivo, i risultati, ne sono certo, verranno. Per il momento - conclude Pedica - più realisticamente, consiglio di pubblicizzare l'iniziativa di febbraio con un più modesto slogan ‘Ti presento (parte) dei miei tesori'

Alfredo Parroccini
Corriere di Viterbo Venerdì 7 Gennaio 2011

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