sabato, febbraio 05, 2011

Gran festa in onore di San Biagio, protettore del paese e dei mali della gola

Marta ed i Martani, hanno rispettato ampiamente una tradizione secolare, in onore del Santo Patrono Biagio, con una grande partecipazione, giovedì scorso. Un appuntamento questo, che affonda in radici lontane, una devozione popolare, giunta a noi, integra in con tutto il suo significato religioso. La messa per soli uomini alle 7 del mattino, ha visto riempire la chiesa dedicata ai Santi Marta e Biagio, di persone, vestite a festa che hanno partecipato al sacramento dell'eucarestia, dando prova di fede al Santo Protettore dei mali della gola. Il vento freddo di tramontana, non ha impedito ad una grande folla di persone, di partecipare alla processione solenne, che si è svolta, dopo la messa delle 11. Una processione che ha visto il busto del Santo Patrono S. Biagio, portato su di un altarino, percorrere le vie principali di Marta, accompagnato al suono della banda musicale, delle autorità cittadine e del clero, con una lunga fila di persone, le quali, durante il percorso, hanno cantato le antiche canzoni ed invocato il Santo Patrono, con preghiere. Il momento più atteso, è stato nel primo pomeriggio quando il parroco don Roberto ha iniziato ad ungere la gola ai fedeli, un rito questo propiziatorio, che si perde nella notte dei tempi ed a cui nessuno dei cittadini si sottrae, uomini, donne, bambini, anziani del paese. Il rito dell'unzione della gola, è continuato fino a tarda sera. Successivamente, nella sacrestia della chiesa, il parroco ha benedetto le arance, la frutta di stagione ed in particolare i fichi secchi, per la gente malata ed inferma, impossibilitata a partecipare ai riti religiosi. Infatti, dopo la benedizione, la suddetta frutta, viene portata ai malati che si trovano nelle case o in strutture d'accoglienza. Sotto le arcate delle porte del Comune di Marta è stato realizzato un piccolo stand di dolciumi, il cui ricavato è andato a beneficio della parrocchia, dolci anche questi che sono stati benedetti. Giovedì è iniziato anche il carnevale in quanto, per un voto per grazia ricevuta il 2 febbraio 1703, che salvò miracolosamente il paese da un terribile terremoto, il carnevale, cosa unica in tutta Italia, ha inizio il giorno 3 febbraio, festa del Patrono

Danilo Piovani

Corriere di Viterbo Sabato 5 Febbraio 2011

Nessun commento:

Posta un commento