venerdì, marzo 18, 2011

Sale la preoccupazione per il nucleare

Una mobilitazione bipartizan quella che sta interessando la Tuscia per scongiurare la possibilità che a Montalto di Castro venga attivata una centrale nucleare. Ovviamente non ci sono certezze e conferme sulla possibilità che l'impianto venga riattivato, ma la preoccupazione legata agli episodi avvenuti in Giappone, fanno riaffiorare la paura. Specialmente dal litorale si fanno sentire le proteste di associazioni e rappresentanti politici.
"Mancano pochi mesi al referendum - spiega Fabiola Talenti, consigliere comunale del Pdl a Montalto di Castro - abbiamo una grande responsabilità nelle nostre mani: decidere il futuro dei nostri figli, quale ambiente, vogliamo dar loro in eredità. Non possiamo avallare i progetti dei "Signori della Morte", progetti vantaggiosi per pochi e distruttivi per molti. Dobbiamo quindi puntare sulle rinnovabili, andare avanti con queste tecnologie e non andare indietro scegliendo il nucleare, chiamandolo erroneamente progresso."
Da Montalto arrivano anche delle polemiche rivolte all'amministrazione comunale del sindaco Salvatore Carai. A chiedere una presa di posizione esplicita sono i consiglieri comunali Sergio Caci e Vincenzo Liberatore.
"Molte sono state le chiacchiere fatte, anche durante un convegno organizzato dal partito del Sindaco, alle quali non è seguita nessuna azione concreta - dicono Caci e Liberatore - In paese c'è chi dice che l'amministrazione, mentre a parole si dichiara contro il nucleare, nei fatti non veda l'ora che si apra il cantiere. Speriamo che nella prossima seduta consiliare la giunta porti all'attenzione del consiglio comunale un documento chiaro di presa di distanza dall'utilizzo del nucleare sul territorio comunale, come hanno fatto gli altri enti locali dopo le dichiarazioni del governo. Ad oggi non ce n'è traccia."
Da Bassano Romano il gruppo consiliare di Sinistra ecologia e libertà sta organizzando un'assemblea pubblica che vuole essere:
"Un'occasione per costruire conoscenza e consapevolezza attorno alla vicenda del nucleare. Sarà l'occasione per esprimere la preoccupazione e l'indisponibilità di un territorio rispetto ad una scelta che rischia di comprometterne il futuro."
Non mancano anche le azioni di solidarietà come quelle della Giovane Italia di Montalto che si prodigherà per una raccolta di fondi da inviare in Giappone

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