A distanza di 113 anni dall'ultimo studio e di oltre 20 dall'ultimo scavo archeologico, la città dei Papi si mobilita ancora una volta nella forsennata
ricerca della tomba di Papa Alessandro IV: storico pontefice del XII secolo morto a
Viterbo e sepolto in un loculo mai rivenuto. Dopo il via libera della curia ecclesiastica, il mondo scientifico dell'università della Tuscia darà inizio nei giorni a seguire a uno studio meticoloso che interesserà l'intero colle del duomo. Le indagini, rigorosamente non distruttive, mirano a fornire una mappa dettaglia del sottosuolo e delle sue cavità in modo da restituire una visione completa di ciò che non si percepisce a occhio nudo. Per tenere costantemente aggiornati i cittadini sui risultati dell'indagine e far sì che le scoperte non rimangano appannaggio esclusivo degli studiosi, a partire dal 21 marzo la chiesa di San Tommaso, ubicata in via del Ginnasio, ospiterà una mostra, ad ingresso gratuito, dedicata alla vita dello storico pontefice.
"La nostra parola chiave - ha spiegato il ricercatore Alberto Pichardo Gallardo, durante la conferenza a palazzo Priori - è la divulgazione. Con una serie di pannelli, trailer e slide, la mostra terrà costantemente aggiornati i viterbesi circa i risultati del progetto: i cittadini devono vedere e comprendere ciò che stiamo facendo."
Nessuna caccia al tesoro, assicurano i professionisti, quanto un'indagine dal taglio scientifico e portata avanti con tecnologie e sistemi all'avanguardia quali geordar e tomografia elettrica. E chissà che dopo secoli di ricerche non si riesca finalmente a ritrovare la tomba di un Papa che da tempo tiene tutti con il fiato sospeso
Elisa Conti
Corriere di Viterbo Martedì 15 Marzo 2011
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