"Giuseppe ebreo, venduto dai fratelli e divenuto governatore dell'Egitto."É uno spettacolo che si è trasmesso oralmente, ma che è derivato da una sacra rappresentazione di tipo "fiorentino", pubblicata la prima volta a Firenze 1490-1495, poi edita a Ronciglione nel 1688 e nel 1695. Un tipo di spettacolo tuttavia presente nel viterbese già nel 1466. "La Giudiata" per secoli ha accompagnato i giorni e le opere del paese. Le ottave dello spettacolo si ripetevano la sera, a veglia, si cantavano nelle osterie e, durante la mietitura, diventavano coro e responsorio facendo "danzare" il lavoro dei campi. Lo studio di Luciano Mariti, che accompagna l'edizione critica del testo, analizza i molteplici aspetti di questa tradizione ancora in vita, a cominciare dal contesto culturale della Ronciglione quattrocentesca, che esprime figure di umanisti famosi anche a Firenze, come Francesco Netti, Giovanni Dolci, o Paolo Sassi, maestro di Machiavelli
Corriere di Viterbo Mercoledì 21 Settembre 2011
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