"Nelle intenzioni di Sgarbi, che sarà a Viterbo il 28 novembre alle 17, il Padiglione Italia con gli artisti selezionati da intellettuali su tutto il territorio nazionale, vuole essere un messaggio di libertà da correnti e conventicole oltre che una vigorosa risposta di un'arte che non è proprietà di un sistema - spiega il direttore artistico Alfio Borghese - vuole essere un elogio alla democrazia dell'arte come rispetto e condivisione degli intenti. In altre parole vuole lasciare a tutti gli artisti la possibilità di esporsi al giudizio del cosiddetto pubblico per essere giudicati. La rassegna di Sgarbi, intitolata "L'arte non è cosa nostra
" è dunque uno schiaffo alla mafia, a tutte le mafie che anche nell'arte sono state abituate ad imporre mode e persone spesso al di sotto di ogni decenza, e a condizionare un mercato sempre più asfittico nel paese che più di ogni altro avrebbe diritto, per tradizione e cultura, a livelli di ben più alto prestigio."E, sempre nel palazzo degli Alessandri, nel 2012 sono già previste altre grandi esposizioni, tra cui la mostra delle opere del più grande fotografo italiano, Pino Berengo Gardin
Corriere di Viterbo Giovedì 17 Novembre 2011
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